Genialità da artista: una sedia su cima Carega
La performance. Il veneto Andrea Bianconi la porterà in vetta domenica con la scritta “Sit down to have an idea”. Ma non sarà installata: a fine evento finirà al rifugio Fraccaroli
Rovereto. Ha annunciato la sua performance sui social, come usa, legandola anche ad una raccolta fondi a favore dei malati di fibrosi cistica. Domenica l’artista veneto Andrea Bianconi raggiungerà Cima Carega, promette, per installare in vetta una sedia. Resa immortale dalla scritta “Sit down to have an idea”, la stessa già comparsa due volte a Bologna, in Arte Fiera e al Teatro Duse. Il senso della sua performance si lega, spiega lui stesso, al pensiero meditato durante il lockdown: la ricerca della libertà negata, ma tanto ambita, il desiderio di fuggire dalle quattro pareti di casa e andare su, su per poter ammirare il mondo dall’alto. Da qui l’idea: “portare l’arte in uno spazio sconfinato e da lì contaminarla nel più assoluto silenzio”.
Di arte e santi, non si discute. Si potrebbe obiettare che una sedia sul Carega, come un alambicco sul Grappa o un vaso da notte alla Pisavacca, sembrano più goliardate da paese che avanguardia pura, ma appunto, è arte. Quello che ha fatto indignare la Sat di Ala e tutto il mondo che ama la montagna, è l’idea che sia usata e piegata a fondale delle proprie bizze invece che rispettata. Nel tam tam che si è scatenato su “Sei di Ala se” gli animi si stavano anche scaldando. E poco mancava all’organizzazione di una controperformance: quel che si fa, si può anche disfare....
In realtà gli approfondimenti del Comune permettono di rassicurare tutti. «Non ne sapevamo nulla - spiega il sindaco Claudio Soini - e abbiamo contattato l’artista. La sedia sarà portata in vetta, ma solo per il tempo della performance: poi la porteranno al Fraccaroli e resterà lì. Nessuna installazione permanente, insomma».
«Meglio così - dice Valentino Debiasi, della Sat di Ala - sarebbe stato un precedente pericoloso. Le montagne e l’ambiente vanno rispettati».