«Follone, spesa inutile di soldi pubblici» 

Vergnano e Dalbosco (M5S): i lavori dureranno anni, senza posti auto in più. Commercio penalizzato



ROVERETO . Il futuro del Follone, secondo Paolo Vergnano e Alessandro Dalbosco, consiglieri comunale il primo, della circoscrizione Centro il secondo) del M5S appare «una spesa inutile di denaro pubblico: un’altra speculazione edilizia». Il progetto della giunta Valduga è così sintetizzata: «9,5 milioni di euro per non avere un posto auto in più di oggi, con un cantiere di durata almeno decennale che bloccherà totalmente il centro storico. Ragioniamo sul futuro. Tutti gli studi di mobilità indicano che c’è un crollo di richieste di nuove patenti da parte dei neodiciottenni. Tutti i più grandi quotidiani internazionali stanno disegnando, nelle loro pagine culturali, un futuro in cui l’automobile privata avrà uno spazio enormemente ridimensionato. L’automobile si trasformerà in mezzo di trasporto in condivisione, attuando la reale sharing economy del XXI secolo, e il trasporto pubblico sarà l’asse portante del pendolarismo e del turismo anche quotidiano». Secondo i pentastellati, il progetto per il parcheggio interrato al Follone nasce già vecchio, mentre il trend del turismo e della vita cittadina sta cambiando. Spendere una cifra così elevata per quella che «quando sarà terminata, risulterà una cattedrale nel deserto è sinonimo di isterismo da spesa compulsiva». Oggi, aggiungono, c’è la necessità di «sostenere i commercianti del centro storico in questa delicata fase di transizione e agevolare il cambiamento. Perché le città che avranno una visione coerente con il mercato futuro saranno quelle che attireranno imprese e cittadini grazie alla loro qualità di vita. Invece questa giunta è ancorata a modelli di un secolo fa. Dialogano con professionisti capaci ma senza un legame con una la realtà in rapido cambiamento. Basterebbe ascoltare qualche giovane professore universitario per capire che già i quarantenni non percepiscono più il mito dell’automobile, oppure guardare i parcheggi dei nostri istituti superiori dove si vedono sempre meno motorini e sempre più biciclette». La città ha oggi bisogno - concludono Vergnano e Dalbosco - «esclusivamente dei parcheggi di superficie del Follone, aumentati di qualche decina di unità e con qualche albero in più, senza spese ulteriori di faraonici parcheggi sotterranei inutili. Risorse che devono essere impiegate per offrire ai lavoratori pendolari del centro un servizio di trasporto pubblico efficiente, capillare ed economico, chiaramente gratuito, e ai loro clienti un parcheggio e un servizio pubblico aderente alle necessità di un centro commerciale naturale che dà lavoro a oltre 1500 persone».













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