Festival Natale e contributi negati udienza fra 3 mesi

Rovereto. Il tribunale di Rovereto ha archiviato i numerosi esposti depositati da Agostino Carollo, che in merito al mancato pagamento della seconda tranche del contributo previsto riteneva...



Rovereto. Il tribunale di Rovereto ha archiviato i numerosi esposti depositati da Agostino Carollo, che in merito al mancato pagamento della seconda tranche del contributo previsto riteneva esistessero profili penali a carico del Comune. Ma in base a quegli esposti, secondo i giudici, non ci sono ragioni per perseguire sotto il profilo penale il Comune. Carollo aveva ipotizzato che la commissione che aveva valutato a posteriori il Festival Natale - ravvisando grossolane discrepanze tra il programma annunciato e quello in effetti realizzato - dimezzandogli il contributo (da 180 mila euro a 90 mila), avesse agito in modo irregolare e senza trasparenza. Carollo aveva agito su due fronti: con una serie di ricorsi depositati in Procura e, dal punto di vista amministrativo, facendo ricorso al Tar di Trento. Per quanto riguarda i ricorsi, sono stati per l’appunto archiviati, ma la vicenda non finisce qui perché c’è ancora pendente il ricorso al Tar, cui spetterà decidere se il compenso dimezzato abbia o meno violato le norme. La prima udienza non è stata ancora messa in calendario, ma in via orientativa dovrebbe svolgersi verso la fine di novembre. Dal punto di vista più concreto - quello del denaro che Carollo ritiene gli sia stato negato attraverso una procedura irregolare, non trasparente e non prevista dal bando (che aveva vinto lo scorso anno essendo rimasto l’unico concorrente dopo la clamorosa esclusione del Consozio InCentro per documentazione incompleta) - rileva molto più ciò che deciderà il Tar, dato che è proprio il tribunale amministrativo a stabilire se la decurtazione del contributo sia o meno congrua. In altre parole, se al tribunale ordinario spettava stabilire la sussistenza di eventuali risvolti penali (che per i giudici non ci sono, da qui l’archiviazione), il Tar ha la facoltà di ordinare al Comune la liquidazione dell’intero compenso pattuito. La partita dei soldi, dunque si gioca a Trento, e il fischio d’inizio è ancora lontano. Carollo sostiene che il finanziamento di 180 mila euro per le manifestazioni del Natale non è l’appalto di un servizio, e dunque non sarebbe possibile sindacare a posteriori sul contributo già assegnato. La valutazione del Comune era però stata diversa: essendo tale la differenza tra il progetto annunciato e quello realizzato, la somma versata nella prima tranche di 90 mila euro copriva in abbondanza lo sforzo organizzativo della Everness.













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