Danni da pioggia ai privati Itas «scarica» il Comune 

Il proprietario di due negozi di via Scuole ha fatto causa e chiede un risarcimento La compagnia assicurativa non garantisce la copertura, ora deciderà il giudice


di Giuliano Lott


ROVERETO. Il caso in sé è abbastanza frequente: un cittadino che si sente danneggiato da dei lavori in capo al Comune e fa causa. Ma qui i fatti di rilievo sono due: il proprietario di due negozi di via Scuole - la signora Lucia Colombo - si è rivolto al tribunale civile chiedendo i danni per gli allagamenti dello scorso 25 giugno e del 24 giugno 2014, in quanto ritiene i danni un effetto dell’invaso realizzato dal Comune alzando il piano di calpestio in largo Vittime delle Foibe, che avrebbe imprigionato l’acqua piovana poi finita negli scantinati dei negozio di sua proprietà, ai civici 17 e 19. Ma soprattutto, il Comune, che si è costituito a giudizio con una delibera di giunta firmata martedì, è stato “scaricato” dalla compagnia assicurativa che dovrebbe tutelarlo. Itas Mutua ha infatti comunicato «la propria indisponibilità a manlevare il Comune». In termini meno tecnici, non intende garantire al Comune la copertura assicurativa qualora la causa vada a finire male. Il Comune ritiene di avere la ragione dalla propria, in quanto gli eventi atmosferici del 2014 e 2017 sono da considerare fatti eccezionali ed imprevedibili, e se le acque piovane non sono state drenate in maniera accettabile dalla rete delle acque bianche è solo perché - come ha accertato l’amministrazione comunale - le caditoie erano ostruite da grandine e ramaglie trascinate dai rivoli d’acqua. In sostanza, non può essere responsabilità del Comune - è la tesi difensiva - se la città viene investita da un fortunale di violenza e proporzioni inimmaginabili. Ma per contro, fa specie l’atteggiamento della compagnia assicurativa, che sostiene «di non aver mai avuto notizia di denunce di danno correlate all’evento atmosferico risalente al 24 giugno 2014» - «un pretesto» secondo il Comune -, e costituisce così un precedente pericoloso. Non tanto per l’amministrazione roveretana, quanto come esempio che potrebbe essere imitato da altre compagnie assicurative per sottrarsi all’obbligo di risarcimento, qualora il tribunale decida a sfavore. L’ufficio legale del Comune ha replicato con durezza, chiamando a giudizio anche Itas Mutua, richiamando cioè la compagnia assicurativa all’obbligo di copertura economica prevista dalla legge. Il Comune intende resistere, e a corroborare l’operato dell’avvocato Giampaolo Manica davanti al giudice ci sarà l’avvocato Volfango Chiocchetti, cui spetterà rispondere alle richieste di risarcimento della signora Colombo, e anche al tentativo di Itas Mutua di svincolarsi dagli obblighi.

©RIPRODUZIONE RISERVATA













Scuola & Ricerca

In primo piano