Così il Museo della guerra  è alla ricerca di sponsor  

Ingresso gratis durante l’adunata nazionale degli alpini. Una nuova mostra  sulle penne nere mentre proseguono i lavori di restauro del castello


di Giuliano Lott


ROVERETO . Nell’ambito del centenario della fine della Grande Guerra, l’Adunata degli alpini a Trento rappresenta uno dei momenti di maggior visibilità per il Museo della Guerra. Sta infatti per essere inaugurata una grande mostra tematica, “Alpini al fronte”, che offre una vasta panoramica dell’enorme archivio fotografico del museo sul periodo del primo conflitto mondiale. Il corpo delle penne nere verrà rappresentato nel torrione Malipiero su tutti le principali roccaforti, dal Pasubio allo Stelvio, dall’Adamello al Monte Nero, sul fronte giulio-carsico. L’inaugurazione sarà il 9 marzo, e fino al 29 giugno si potrà visitare dal martedì alla domenica con orario continuato (10 -18). Il museo è anche visitabile gratis, con la Card dell’Adunata, lo strumento realizzato dal Comitato organizzatore (Coa) in collaborazione con Trentino Marketing che darà diritto all’ingresso gratuito dal 7 al 14 maggio in diversi luoghi della cultura del Trentino legati alle vicende della Prima guerra mondiale. La card sarà utilizzabile anche dopo l’Adunata fino a fine anno, e garantirà una riduzione del 20% sui biglietti di ingresso. Con il Coa si stanno valutando momenti ulteriori di sinergia e promozione per il museo. In questo ambito si inquadra l’appuntamento che vedrà grande protagonista la tromba (da decenni parte del patrimonio del museo) che il 29 ottobre 1918 suonò a Serravalle per avvertire dell’arrivo della delegazione di plenipotenziali austro-ungarici incaricata di avviare le trattative con l’esercito italiano per raggiungere l’armistizio. Conosciuta come la “Tromba dell’Armistizio”, le verrà assegnata una posizione di prestigio nel museo.

Si chiude anche il ciclo “Storia e storie”, realizzato assieme all’Accademia degli Agiati, che - spiega il presidente Alberto Miorandi - «ha visto nutrita partecipazione di pubblico, accorso per approfondire vari temi con studiosi e storici». Il ciclo, iniziato a gennaio, si chiude con lo storico Quinto Antonelli, che giovedì presenterà il suo libro “Cent’anni di Grande Guerra. Cerimonie, monumenti, memorie e contromemorie. Il racconto dello storico trentino sarà accompagnato dagli interventi musicali di Silvano Brun (chitarra) e Claudio Festi (fisarmonica) arricchito dalle voci di Paola Battistata e Marisa Cobbe.

Ma al Museo della Guerra si lavora anche a due grandi progetti: il primo è il nuovo lotto di lavori di restauro del Castello. «Il quarto lotto è stato completato a dicembre e a breve ci verranno consegnati i locali del lato sud-ovest, quello che va dal torrione Marino a piazza Podestà» spiegano il presidente Miorandi e il provveditore Camillo Zadra. Nel contempo però i lavori del quinto lotto, divisi in due parti, impegneranno anche alcune sale in questo momento allestite, per cui i percorsi di visita subiranno qualche variazione. Domani termina il corso di formazione per insegnanti, con una quarantina di dirigenti scolastici della Vallagarina che approfindiscono il tema del Trentino negli anni della guerra. L’assemblea del museo è invece il 17 marzo, e in pentola ci sono accordi con aziende private, dopo quella avviata con la Cantina sociale di Isera. «La scarsità delle risorse pubbliche peserà sempre più» commenta Miorandi, «e il nostro archivio, uno dei maggiori d’Europa per completezza, deve essere valorizzato. Per questo dobbiamo aprire a nuove forme di collaborazione con i privati».

©RIPRODUZIONE RISERVATA















Scuola & Ricerca

In primo piano