RIVA

Tutta in galleria la ciclabile del Garda 

Presentato il primo tratto trentino che prevede il riuso della strada dismessa e la realizzazione di nuovi tunnel con murales


di Gianluca Marcolini


RIVA. A Limone si pedala a sbalzo sfiorando le onde del lago? A Riva tutti dentro le gallerie dell’ex Gardesana, non solo in quelle vecchie e abbandonate in seguito alla costruzione del tunnel Casagranda, ma anche in quattro (tre grandi e una più piccola) nuove gallerie che verranno realizzate appositamente per farci passare escursionisti a piedi e cicloamatori.

La Provincia ha svelato le carte. O per meglio dire gli elaborati progettuali, quelli riguardanti il primo tratto trentino della ciclabile del Garda. «Lo avevo promesso all’inaugurazione della ciclabile di Limone che sarei venuto a farvi vedere ciò che finora abbiamo messo nero su bianco», ha esordito, ieri sera, l’assessore Mauro Gilmozzi davanti alla platea (la sala cinema della Comunità di Valle non era vuota, e ad agosto e a un orario fra l’aperitivo e la cena è già di suo un ottimo risultato) di cittadini e amministratori.

Il progetto presentato dall’assessore e dai tecnici della Provincia (gli ingegneri De Col e Monaco, l’architetto Ferrari) prende in considerazione i primi due chilometri e rotti fra il centro di Riva (ma Mosaner, ieri sera, ha ribadito che devierà i biker sulla futura ciclabile-circonvallazione di via Monte Oro-Inviolata) e lo Sperone, subito prima della galleria Orione.

Poi mancheranno all’appello gli altri quattro chilometri di pista fino al confine con la Lombardia dove comincia la ciclabile di Limone. «Nel corso del 2019 ci saranno i progetti e l’appalto anche di questo secondo lotto», ha sottolineato Gilmozzi.

Il programma che si è data la Provincia prevede l’appalto entro il prossimo autunno del mezzo chilometro fra il centro storico di Riva e la galleria Panda (costo 1,5 milioni di euro) mentre per i rimanenti 1,5 chilometri fino alla galleria Orione (5 milioni di spesa) si prevede di appaltare i lavori nel gennaio del 2019.

Il progetto del pezzo di ciclabile da Riva alla Panda (a fianco dell’imbocco della Casagranda e della Ponale) non prevede, in realtà, grandi interventi rispetto allo stato attuale, eccezion fatta per un leggero arretramento della terrazza della casa cantoniera, per farci passare la ciclopedonale, e a seguire la creazione di una rampa a mezzacosta in salita a congiungersi con la stradina che conduce direttamente alla Panda, tornata recentemente nella disponibilità della Provincia.

Da lì in avanti la progettazione prevede di riutilizzare le vecchie gallerie della Gardesana Occidentale, opportunamente ripristinate, messe in sicurezza e trasformate in pista per le bici (corsia larga 3 metri) e per i pedoni (1,5 metri di spazio), adeguatamente illuminate. Laddove la vecchia Gardesana, dismessa in seguito ai numerosi eventi franosi che causarono anche morte, si trova a cielo aperto, verranno realizzate delle nuove gallerie in calcestruzzo armato, incassate nella roccia e con delle aperture sul lago che consentiranno ai fruitori di godere della bellezza del panorama gardesano.

L’interno delle gallerie sarà rivestito con dei murales (che richiamano paesaggi locali) dipinti con vernice digitalizzata a prova di vandalismo. Il terminal (per ora) della ciclabile sarà la spiaggia tra le gallerie Casagranda e Orione dove è prevista anche la realizzazione di un sottopassaggio alla 45bis attraverso un condotto in disuso.

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