Tronchi e massi per ostacolare le bici 

Tornano in azione i “nemici” delle mountain bike: l’allarme è scatto sul sentiero Caproni. La Sat: «Gesto da condannare»


di Leonardo Omezzolli


ALTO GARDA. Le vacanze di Pasqua sono imminenti e la prima ondata di turisti sta per raggiungere il territorio dell’Alto Garda. Tra di loro anche i numerosi bikers che sempre più scelgono il Garda trentino quale meta di riferimento per i tanti tracciati e i sentieri da percorrere in sella alla mountain bike. Un settore così in crescita da aver creato, già negli anni scorsi, alcuni problemi di convivenza tra i frequentatori dei sentieri a piedi e quelli a due ruote.

Anche quest’anno, alla vigilia dell’avvio di stagione, la problematica torna a farsi sentire. Sono comparsi alcuni grandi massi e dei tronchi posti di traverso sui sentieri nella zona del bosco Caproni, in parte sul sentiero di competenza della Sat di Arco e parte sul vicino tracciato “Garda Trek”. La segnalazione è arrivata da un appassionato di escursioni a piedi e in bici, Giorgio Righi, che ha postato sul proprio profilo Facebook le foto degli ostacoli che deliberatamente sono stati posizionati sul sentiero nei giorni scorsi, creando una situazione di potenziale pericolo. Uno sfogo, quello del rivano, scaturito dall’ennesimo episodio. Non è la prima volta, infatti, che vengono posizionati tronchi, massi e barricate per impedire la discesa alle bici. Lo scorso anno era capitato sempre nei pressi del bosco Caproni, sul monte Brione, dove erano state apposte delle staccionate di divieto e in altri tracciati dell’Alto Garda. Il timore, ora, è che si ripetano con inevitabili ripercussioni sull’attività di promozione del territorio che sta portando avanti, fra gli altri, l’Apt.

Dura la condanna da parte del presidente della Sat di Arco Massimo Amistadi che informato dei fatti ha immediatamente condotto una verifica sul campo constatando come alcuni di questi ostacoli si trovino sul sentiero 667 di competenza Sat, mentre gli altri sono stati collocati lungo un percorso parallelo all’interno dell’area del bosco Caproni ma non di competenza satina. «Che questi ostacoli si trovino su un sentiero Sat o no, che si trovino in un percorso mtb o in divieto - ha dichiarato Amistadi - disapprovo un tale comportamento. Nei prossimi giorni, tempo permettendo, il nostro gruppo manutentori provvederà a rimuovere gli ostacoli su entrambi i percorsi. Bisogna anche dire che il tracciato 667 di bosco Caproni è vietato alle Mtb da delibera provinciale. Probabilmente il divieto non viene rispettato e a qualcuno la cosa non piace. Ciò non toglie che sia un gesto da condannare assolutamente».

La convivenza tra bikers e pedoni è e sarà sempre un tema cruciale nello sviluppo turistico altogardesano, anche a fronte della crescente affluenza di appassionati che utilizzano le mountain bike elettriche, capaci di portare su sentieri impervi anche chi non ha abbastanza dimestichezza con simili sforzi e tracciati.

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