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Piscina comunale Meroni, prorogata la gestione

RIVA. La società sportiva Amici Nuoto Riva gestirà la piscina comunale fino al prossimo 30 giugno 2018. La Giunta di Riva ha infatti deciso di posticipare di quattro mesi la data di scadenza della...



RIVA. La società sportiva Amici Nuoto Riva gestirà la piscina comunale fino al prossimo 30 giugno 2018. La Giunta di Riva ha infatti deciso di posticipare di quattro mesi la data di scadenza della concessione, che in un primo momento era stata fissata al 28 febbraio, ma questa nuova data sarà “l’ultima e definitiva”, si legge nel provvedimento adottato pochi giorni fa, dopodiché l’impianto dovrà essere riconsegnato al Comune che ne detiene la proprietà. La decisione è stata presa per garantire la continuità del servizio nell’interesse dell’utenza che frequenta la piscina. A fine giugno, infatti, si chiude la stagione sportiva e il passaggio alla nuova gestione potrà avvenire in maniera meno traumatica dal punto di vista organizzativo, dato che durante i mesi estivi tutte le attività si spostano ad Arco nella piscina di Prabi. E di un vero e proprio trauma è legittimo parlare dal momento che l’Amici Nuovo Riva gestisce la piscina Enrico Meroni da vent’anni e il cambiamento certamente si farà sentire. Eppure non c’era molta scelta. In base alla nuova normativa sui servizi pubblici locali, gli enti non possono affidare a terzi la gestione di un servizio ma sono obbligati a procedere con una gara d’appalto. L’unico modo per non passare attraverso il percorso tortuoso della gara, con tutte le incognite collegate, è affidarla a una società in house. L’amministrazione rivana alla fine ha optato per questa seconda strada, individuando in APM il soggetto a cui dal prossimo 1 luglio sarà affidata la gestione della piscina di rione De Gasperi.

Sono salvi dunque i corsi di nuoto, salve le gare e le manifestazioni sportive in programma fino a giugno, ma il futuro è tutto da costruire perché APM dovrà attrezzarsi per gestire per la prima volta un impianto sportivo e la società affiliata alla Federazione Italiana Nuoto dovrà capire come riorganizzarsi al suo interno dal momento che si potrà occupare solamente dell’attività sportiva e non disporrà più pienamente della piscina, come è stato fino ad oggi. (a.c.)















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