«Malfer ha la sua squadra? Ma non c’è alcuna novità» 

Verso le elezioni a Riva. Mentre Pietro Matteotti è pronto ad accogliere Piergiorgio Zambotti centrosinistra e 5 Stelle esprimono perplessità. Dalla Santi invece l’augurio di «buon lavoro» 


MATTEO CASSOL


Riva. Dopo che all’indomani del passo indietro come candidato sindaco di Claudio Molinari avevano forse sperato (o temuto, a seconda dei casi) che il polo centrista nemmeno si presentasse in quanto tale alle elezioni, ora gli schieramenti già in campo (centrosinistra con Adalberto Mosaner, centrodestra con Cristina Santi e 5 Stelle con Andrea Matteotti) devono fare i conti con l’ufficializzazione della presenza della rinnovata alleanza civica-territoriale, a sostegno non più dell’ex senatore ma dell’attuale presidente della Comunità di Valle Mauro Malfer. Un’alleanza assai variegata che solo per quel che riguarda i principali referenti comprende Patt, ex Upt (Malfer e Marco Tanas), ex Pd (Salvador Valandro e la stessa coordinatrice di valle delle stelle alpine Silvia Betta), ex An (Davide Delaini) ma anche ex comunisti (Rocco Frizzi), oltre al gran battitore libero della politica rivana (Pietro Matteotti), che stando a varie voci potrebbe imbarcarne nella propria lista un altro, Piergiorgio Zambotti (attualmente consigliere leghista).

Dal centrosinistra il Pd, almeno ufficialmente, non commenta: «Prendiamo atto – si limita a dire il segretario Tiziano Chizzola – della nuova coalizione creatasi». Parlano invece il referente dell’Upt Massimo Accorsi e quello di Rbc-Futura Tommaso Ulivieri. «Mi sembra – sottolinea Accorsi – una coalizione molto eterogenea. Se si vince bisogna poi poter governare. Non vedo facce nuove, ma per onestà intellettuale nemmeno nel nostro schieramento. Non siamo stati in grado di dar vita a una nuova classe dirigente, un po’ per colpa nostra, un po’ per il fatto che non ci sono molti giovani che si impegnano in politica».

«Ormai – argomenta da parte sua Ulivieri – ci si muove solo per logiche personalistiche, alleandosi con i "nemici" dei propri "nemici". C'è uno scadimento generale della cultura politica e si mandano al macero le proprie appartenenze dentro coacervi indistinti (dove convivono amici di CasaPound e persone che si dicono di sinistra) per fini impalpabili se non il puro "cambiamento". Se ci fosse meno personalizzazione e più ideologia si potrebbero impiegare meglio queste risorse intellettuali per andare oltre noi stessi e costruire idee tra simili».

Per il 5 Stelle Andrea Matteotti le due coalizioni sostanzialmente si equivalgono, ma non in positivo, «essendo espressione della vecchia politica che ha portato al completo immobilismo Riva con Mosaner e la Comunità di Valle con Malfer. Questi raggruppamenti hanno come unico scopo la spartizione del potere e non fanno certo il bene della città, com’è dimostrato dai disastri che hanno combinato negli ultimi 20 anni a livello ambientale e urbanistico».

Più conciliante, dal centrodestra, Santi: «Auguro buon lavoro alla coalizione di Malfer, una coalizione che è rappresentata da forze politiche diverse ma che hanno un obiettivo comune. Ritengo importante la presenza del polo di centro per garantire la continuità del programma per cui è nato. Con l'augurio che la campagna elettorale si svolga sui temi importanti della città».













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