Disagi terminati: riaperta la galleria fra Riva e Torbole

Alto garda. È stata riaperta ieri pomeriggio la strada litoranea tra Riva e Torbole. «Le verifiche sulla struttura della galleria paramassi della statale 240 nel tratto tra il lido di Arco e porto...



Alto garda. È stata riaperta ieri pomeriggio la strada litoranea tra Riva e Torbole. «Le verifiche sulla struttura della galleria paramassi della statale 240 nel tratto tra il lido di Arco e porto San Nicolò, colpita martedì 19 novembre da una frana, sono state completate con esito positivo e la strada poco prima delle 16 è stata riaperta»: lo ha comunicato il servizio gestione strade della Provincia, che ha in gestione l’arteria e che si è occupato del ripristino. Rimangono chiusi per motivi di sicurezza la ciclopedonale (che corre accanto alla galleria paramassi ma non ha alcuna protezione da eventuali altri fenomeni franosi) e il sentiero della pace.

Per quel che riguarda la strada, sono stati sostanzialmente rispettati – anzi, c’è stato se proprio un piccolo anticipo, giacché si parlava di “attorno a mercoledì” – i tempi indicati giovedì sera in Consiglio comunale dal sindaco rivano Adalberto Mosaner, che, dopo aver fatto notare che i lavori di disgaggio e controllo erano stati un po’ rallentati dalla pioggia, aveva ipotizzato che le operazioni potessero proseguire fino a tutto ieri. Era stato anche preannunciato che la riapertura non avrebbe riguardato la ciclabile, ma solo la strada protetta dalla galleria, il cui tetto è stato scarificato per verificare le solette e per rimettere le barriere paramassi che erano state divelte dalle rocce cadute il 19 novembre dalla parete del monte Brione, da dove erano partite due frane: la prima alle 15.30 e la seconda dopo le 18, durante il sopralluogo del sindaco di Arco Alessandro Betta. I massi travolsero la paramassi per poi finire sulla ciclabile e, danneggiandolo notevolmente, nel giardino dell’hotel Baia Azzurra (un frammento aveva colpito pure una finestra al secondo piano), dove non più tardi della notte tra giovedì e venerdì era piombato, con tanto di cratere ben visibile, un altro sasso.

Va ribadito che la pista ciclabile rimane chiusa e dunque è vietata la percorrenza: nei giorni scorsi, in molti hanno ignorato il divieto mettendo in pericolo la propria vita. M.CASS.

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