la protesta a varone 

Cimitero, il Comune vuole chiudere il secondo cancello

RIVA. La notizia dei furti di fiori dalle tombe a Varone, riportata ieri su queste pagine, è “ghiotta” per Luca Grazioli e Pier Giorgio Zambotti, che possono tornare sul tema del cimitero: «Avevamo...



RIVA. La notizia dei furti di fiori dalle tombe a Varone, riportata ieri su queste pagine, è “ghiotta” per Luca Grazioli e Pier Giorgio Zambotti, che possono tornare sul tema del cimitero: «Avevamo portato a conoscenza il Consiglio comunale e la Giunta – dicono i consiglieri leghisti rivani – della situazione di abbandono e degrado in cui versa il cimitero di Varone. La risposta fu che tutto era perfetto e che alcune foto presentate in quella sede, che testimoniavano l’incuria, erano “non recenti” e che quindi la situazione era completamente diversa. L’amministrazione su queste segnalazioni si è sempre dimostrata indifferente: auspichiamo che prima della sagra della lumaca si provveda a sistemare il cimitero di Varone e che per il futuro ci sia una vigilanza continua dell’intera zona».

Il Comune si unisce al sentimento di riprovazione e condanna a propria volta l’accaduto come qualcosa di inqualificabile: «È allo studio l’ipotesi di chiudere il secondo cancello (quello non automatizzato, che oggi rimane sempre aperto) e di aprirlo di volta in volta solo quando necessario (ad esempio per i funerali). L’installazione di un sistema di videosorveglianza, invece, è stata sì valutata, ma per il momento scartata: per l’esperienza maturata in questi anni, infatti, i sistemi di videosorveglianza risultano poco efficaci in zone isolate, com’è il caso del cimitero di Varone. Non è però escluso che nonostante questo non si deciderà in futuro di adottare tale soluzione, che è comunque inserita a livello di ipotesi nello specifico piano per la videosorveglianza, per il quale quest’anno sono stati stanziati ulteriori 50 mila euro, a finanziare una serie di interventi secondo una lista di priorità ben precisa. Circa la dimensione del fenomeno, le segnalazioni pervenute parlano di pochi casi circoscritti, anche se certo non per questo meno odiosi. Sul taglio dell’erba e sulla pulizia, queste attività sono svolte in modo costante e non risultano situazioni di degrado. La pulizia necessariamente può succedere che avvenga dopo qualche giorno, così come l’altezza dell’erba non si può pretendere sempre al minimo (il prossimo taglio periodico è in programma per la prossima settimana)». (m.cass.)















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