Ciclisti forzano i divieti: l’ira del sindaco Morandi 

Il cantiere di Torbole. Il primo cittadino è preoccupato dagli appassionati che scavalcano le recinzioni per il cantiere della frana sul Brione e percorrono la pista ciclabile chiusa



Nago - torbole. «La situazione è grave, e nonostante la zona interessata dalla nuova frana sia stata blindata con barriere che arrivano fino in acqua, ci sono persone che si avventano sulla ciclabile, forzando le transenne». A dichiararlo, il primo cittadino di Nago-Torbole, Gianni Morandi, preoccupato per l’incoscienza di coloro che, per utilizzare (costi quel che costi) la ciclabile che collega Torbole a Riva del Garda, scavalcano le barriere posizionate per interdire l’area del lungolago, dove lo scorso 30 aprile, all’altezza dell’hotel Baia Azzurra, è caduta l’ennesima frana. Una scarica di sassi che ha investito improvvisamente il cantiere dei lavori legati proprio al ripristino del crollo che, lo scorso novembre, aveva interessato la stessa zona.

Complice il caldo e le giornate di sole, anche le spiagge dell’Alto Garda nel weekend sono state prese d’assalto. «La zona interessata dalla frana del 30 aprile, compreso il nuovo pezzo di ciclabile con il bypass, è stata blindata per permettere che venga messa in sicurezza la parete superiore – dichiara il primo cittadino Gianni Morandi, che nei giorni scorsi aveva ridotto l’interclusione di quell’area, inizialmente posizionata all’altezza del Circolo Vela Arco, spostata a ridosso della Baia Azzurra per permettere la fruizione di una parte maggiore di lungolago e spiaggia - invito nuovamente la cittadinanza a rispettare scrupolosamente il divieto di percorrere la ciclopedonale: continueremo a tenere monitorata la zona, perché chi tende ancora a infrangere le regole si mette in pericolo».

Nei giorni scorsi i tecnici provinciali hanno effettuato dei nuovi sopralluoghi al versante orientale del monte Brione. «È confermato che la chiusura della ciclabile si protrarrà per circa un mese» ha aggiunto Morandi.

Il cantiere per la messa in sicurezza delle pendici del monte Brione prevede il posizionamento di una barriera sopra la galleria che collega Torbole a Riva del Garda, e una seconda barriera a metà montagna, oltre a vari interventi di disgaggio.

La frana, che avrebbe potuto avere gravi conseguenze, visto che in quel momento nel cantiere stavano lavorando diversi operai, ha mostrato, ancora una volta, l'instabilità del versante orientale del monte Brione, che tra novembre e gennaio è stato interessato da ripetuti distacchi. Il più grave è avvenuto lo scorso 19 novembre, quando grossi massi investirono in pieno la ciclabile, un evento che, se la strada non fosse stata deserta, avrebbe potuto provocare delle vittime. I crolli in più occasioni hanno comportato anche la chiusura della statale 240, con varie ripercussioni sul traffico altogardesano. S.BASS.















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