politica rivana 

Attività sociali, domani debutta la presidente Betta 

Prima riunione dopo la nomina che ha scatenato le proteste della Lega. Il Pd: «La campagna elettorale è finita»



RIVA. Si riunirà domani, alle 17, nella sala riunioni al piano terra del municipio (sotto i portici) la commissione comunale rivana per quanto concerne le politiche sociali. All’ordine del giorno l’approvazione del verbale della seduta precedente, la relazione della neopresidente Silvia Betta a seguito dell’incontro avvenuto con la responsabile del servizio sociale della Comunità di Valle Costanza Fedrigotti, la scelta degli argomenti da discutere nelle riunioni future e quindi la calendarizzazione degli incontri successivi della commissione stessa.

Come previsto, quale presidente della commissione, è stata eletta Silvia Betta del Pd (al posto del dimissionario Marco Martini del Patt). La questione ha scatenato un botta e risposta tra Democratici e consiglieri leghisti.

«Il gruppo Pd-Rbc – hanno scritto sulla propria pagina Facebook dal Pd di Riva – ha ritenuto che la presidenza della commissione dovesse rimanere nell’alveo del centrosinistra autonomista in modo da garantire un indirizzo politico coerente all’azione amministrativa e si è fatto carico di questa responsabilità».

Luca Grazioli e Pier Giorgio Zambotti del Carroccio avevano parlato di scelta per risolvere i problemi interni del Pd. «Prendiamo atto solo dai giornali – la risposta del Pd – delle dichiarazioni della Lega Nord, in quanto a causa della loro scarsa presenza raramente si ha l’occasione di confrontarsi in Consiglio comunale e mai nelle commissioni, e ci domandiamo se al termine di questa loro campagna elettorale permanente sarà possibile ascoltare le loro eventuali proposte nelle sedi dove sono stati eletti». «Il Pd – la controreplica – sa benissimo che la Lega non partecipa per protesta alle commissioni consiliari, visto il modo indecoroso e antidemocratico con cui sindaco e maggioranza hanno designato i presidenti del Consiglio e delle commissioni. Quando l’assessore Gatti si degnerà di portare in aula consigliare almeno uno straccio sulla grave situazione sociale, sicuramente esprimeremo il nostro punto di vista». «Attendiamo di conoscere – l’ulteriore frecciata del Pd – la scusa con la quale intendete giustificare le vostre uscite dal Consiglio non appena maturato il gettone di presenza. Se fosse stata vostra cura rimanere in aula a onorare il vostro ruolo, avreste potuto sentire non le “pezze”, ma le tovaglie di ciò che l'amministrazione fa». (m.cass.)

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