votato all’unanimità 

Ags, il consiglio dà l’ok al nuovo statuto della società

RIVA. Il nuovo statuto della società Alto Garda Servizi è stato approvato all’unanimità dal consiglio comunale di Riva, nella seduta di giovedì sera. Per illustrare le modifiche, molte delle quali...



RIVA. Il nuovo statuto della società Alto Garda Servizi è stato approvato all’unanimità dal consiglio comunale di Riva, nella seduta di giovedì sera. Per illustrare le modifiche, molte delle quali risentono di tecnicismi comprensibili solo agli addetti ai lavori, hanno partecipato alla seduta anche il presidente di Ags, Andrea Mora e l’amministratore delegato, Ruggero Moser. Le modifiche sono state necessarie per adeguare lo statuto alle norme della legge Madia sulle partecipate, così come è stato anche per le altre società di cui il Comune detiene delle quote. Come negli altri casi l’indicazione normativa orienta le società ad avere un amministratore unico al posto di un consiglio di amministrazione, compensi ridotti per gli amministratori, che nel caso di Ags saranno stabiliti dall’assemblea dei soci, e la parità di genere tra uomini e donne.

Ma per Ags la situazione è più complicata perché da dicembre 2016 la società è quotata in borsa e per questo sottoposta a norme specifiche e ad un controllo molto stretto sui conti non solo da parte dei revisori ma anche della Consob, l’autorità nazionale che vigila sulle società quotate in borsa.

C’è da dire anche che il vecchio statuto non era più stato aggiornato dalla fine degli anni ’80 e quindi una revisione era più che doverosa anche per inserire a livello statutario una serie di attività di cui Ags si occupa già ma che non comparivano, come il fotovoltaico, i pannelli solari o le postazioni per la ricarica elettrica dei veicoli, automobili o biciclette.

Il nuovo statuto approvato dal Consiglio descrive ciò che Ags è realmente e la sua situazione oggi, e alcune delle modifiche apportate mirano anche a proteggerla dal punto di vista societario con l’introduzione di regole molto restrittive per la cessione o la vendita delle quote da parte dei soci. Misure che sono state pensate soprattutto per tutelare il socio pubblico e garantire la stabilità di un’azienda strategica per i servizi essenziali che offre alla comunità. (a.c.)













Scuola & Ricerca

In primo piano