A Tiarno di Sopra è festa da cinquant’anni 

Il carnevale. La manifestazione compie il mezzo secolo ma si dimostra sempre giovane La maccheronata è nata per caso da un’abbuffata tra amici sotto una grossa “castegna”


Aldo Cadili


Tiarno di sopra. È stato un “Super” Gran Carnevale che si è svolto tra ieri e sabato a Tiarno di Sopra malgrado le restrizioni del programma a seguito dei provvedimenti “antibìvirus”. La straordinarietà dell’evento, il più importante e frequentato non solo della valle di Ledro, è l’aver raggiunto la spumeggiante cinquantesima edizione. Il clou è stata la sfilata di ieri pomeriggio per le vie del centro storico di una decina tra carri allegorici di ottima creatività e gruppi mascherati. Riuscitissima a mezzogiorno in piazza Regina Elena la abbuffata generale con maccheroni al ragù. Purtroppo sono state annullate le due serate musicali in quanto dovevano svolgersi nel chiuso tendone. Il merito del successo è stato del Comitato Carnevale e dei numerosi soci della Pro Loco. “Da una spaghettata tra amici, a mezzogiorno, nell’ultimo giorno di Carnevale del 1970, all’aperto sotto la grossa “castègna” accanto al tabacchino di Onorina Ribaga, scaturì l’odierna manifestazione – spiega Ezio Oliari, uno di quei “commensali” – Molti compaesani notarono l’insolito allegro trambusto si avvicinarono alla tavolata e ebbero una porzione di maccheroni al ragù, ovviamente gratuita. L’improvvisata carnevalata si concluse alla sera al bar Posta tra canti, balli, gli immancabili caffè “corretti” e qualche “bicchiere” (di vino). Nacque così il Comitato Carnevale presieduto da Benito Merli (i suoi successori furono Renzo Cellana, Giuseppe Turrini, Gino Barilari e l’odierno Enrico Vescovi). Di quella lontana “tavolata” siamo rimasti il sottoscritto, Adone Oliari ed Evaristo Tiboni e le collaboratrici Bruna ed Elsa Cellana, Itala Merli,ed Elena Bertolotti. Degli altri amici è rimasto il ricordo: l’indimenticabile sindaco Vito Oliari, Giuseppe Turrini, Renato Cellana, Benito Merli, Aldo e Giulio Ribaga e Renato Tiboni”.













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