È scontro istituzionale sulla raccolta dei rifiuti 

Il caso a Riva. Il Comune diffida la Comunità sulle recenti modifiche introdotte dall’ex C9  e Confcommercio sullo smaltimento dei cartoni in centro. Dissidi anche sulle isole ecologiche


MATTEO CASSOL


Riva. È scontro istituzionale sulla raccolta dei rifiuti, tra Comune di Riva e Comunità di Valle, con il coinvolgimento anche di Confcommercio. Una battaglia non certo estranea alle prossime elezioni, considerando che fra poco più di un mese il sindaco rivano uscente e il presidente dell’ex C9 si contenderanno la carica di primo cittadino. Dopo i recenti dissidi sulle responsabilità della mancata attivazione del porta a porta, stavolta il tema è quello della raccolta del cartone e delle isole ecologiche in centro storico.

Il “casus belli” è stato l’invio agli esercenti di una lettera firmata dai presidenti di Confcommercio (Claudio Miorelli) e della Comunità Alto Garda e Ledro (Mauro Malfer) in cui si comunicava che «a seguito di un incontro avvenuto con i referenti del servizio di raccolta dei rifiuti della Comunità di Valle, al fine di salvaguardare il decoro cittadino, anche in ottica di promozione turistica della città di Riva, sono state ridefinite le giornate in cui avviene la raccolta di imballaggi in carta e cartone». Il tutto con allegata una planimetria che evidenziava i nuovi punti (10) in cui conferire ben piegati i cartoni il martedì e il venerdì, con inizio raccolta alle 10 (finora era alle 9.30). La missiva ha fatto infuriare il Comune, che si è sentito scavalcato, tanto più considerando che nel frattempo è stata messa nel mirino anche l’isola ecologica di via Bastione. Adalberto Mosaner ha dunque mandato una “diffida” a Malfer e alla responsabile del servizio di raccolta rifiuti: «Il servizio – ha scritto il sindaco – da tempo rappresenta un nervo scoperto per il Comune di Riva. L’assunzione di decisioni unilaterali, senza confronto alcuno, non costituisce certo un approccio efficace per risolvere i problemi, che non vengono affrontati ma solo spostati in altra parte del territorio. Si invita pertanto a sospendere immediatamente sia la rimozione dei cassonetti in via Bastione, sia la ridefinizione delle modalità di conferimento di carta e cartone all’interno del centro, e si chiede di fissare al più presto un incontro». L’incontro si terrà domattina, tra Malfer e la dirigente della Comunità Lorenza Longo da una parte e l’assessore Massimo Accorsi e il segretario reggente del Comune di Riva Anna Cattoi dall’altra.

«Dobbiamo risolvere vari problemi legati alla raccolta rifiuti – dice Malfer – che stanno diventando una telenovela. Nel capitolato d’appalto c’erano dieci punti di raccolta del cartone e la ditta se ne ritrova invece 23, non si capisce autorizzati da chi. E in molte isole ecologiche la situazione è inaccettabile, con conferimenti di utenze non domestiche in particolare in quella di via Bastione. La ditta potrebbe anche rifiutarsi di procedere allo smaltimento».

«Forse – commenta da parte sua Accorsi – Malfer non ha capito che non è (ancora?) il sindaco di Riva. Solo il Comune può decidere se e come modificare i punti e le modalità della raccolta. La Comunità di Valle gestisce il servizio, ma è un ente di secondo livello, deve concordare preventivamente con noi. È vero che i 23 punti creatisi nel tempo forse sono troppi, ma non è portandoli a 10 e in collocazioni discutibili che si risolve il problema, considerando che nel 2009 l’allora sindaco Molinari ne ha autorizzati 12 e nel frattempo le attività commerciali sono aumentate del 40%. Non ci pare una grande idea nemmeno posticipare l’inizio di mezz’ora. Discorso analogo per l’isola di via Bastione: è usata in modo improprio, ma finché non introduci il porta a porta, che noi chiediamo da anni, non puoi toglierla. E in ogni caso non decide la Comunità».













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