Tribunale

Pesticidi, il Consiglio di Stato annulla l'ordinanza di Malles in Val Venosta: si potranno usare ancora in agricoltura

La sentenza ha stabilito la nullità dell'ordinanza emessa dal Comune nel 2015, che vietava l'applicazione di pesticidi. Contro l'ordinanza erano stati presentati diversi ricorsi da parte di proprietari terrieri e dagli agricoltori



BOLZANO. Il Consiglio di Stato ha annullato l'ordinanza del Comune di Malles in Alto Adige contro l'uso dei pesticidi. Pertanto a Malles potranno essere nuovamente utilizzati i pesticidi in agricoltura.

La sentenza ha stabilito la nullità dell'ordinanza emessa dal Comune di Malles in Vla Venosta nel 2015, che vietava l'applicazione di pesticidi. Contro l'ordinanza erano stati presentati diversi ricorsi da parte di proprietari terrieri e dagli agricoltori. Nel 2018 il Tribunale amministrativo di Bolzano ha accolto un ricorso dell'associazione degli agricoltori Bauernbund, contro il quale il Comune di Malles si è appellato al Consiglio di Stato. Il Consiglio di Stato ora ha respinto il ricorso.

Il movimento "Malser Weg", formatosi in questo contesto nel 2013, afferma di essere "da tempo attivo sul piano concreto del cambiamento ecologico" e che continuerà a promuoverlo. "La comprensione di un'economia sostenibile, comunitaria e regionale continuerà a diffondersi. Porteremo con noi tutti coloro che desiderano partecipare a questo percorso entusiasmante e promettente", ha dichiarato Johannes Fragner-Unterpertinger, portavoce del "Malser Weg" in un comunicato stampa a seguito della sentenza.

A Malles, la discussione sui pesticidi aveva portato ad un referendum nel 2014. Il 75,8% dei partecipanti si era espresso contro l'uso dei pesticidi. Di conseguenza, il Comune aveva emesso l'ordinanza, ora annullata.













Scuola & Ricerca

In primo piano

l’indagine

Trentina la “banda dei portafogli” sgominata in Bassa Atesina

Il ladri entravano in azione nei supermercati prendendo di mira persone anziane. Confrontando alcune denunce di furto sporte in differenti Stazioni carabinieri della Bassa Atesina i militari hanno constatato che il modus operandi risultava essere sempre lo stesso