Viaggio nella memoria di Luciano De Carli 

Levico ha ricordato il poeta in un teatro Caproni gremito. Il sindaco: «È come fosse ancora tra noi»


di Franco Zadra


LEVICO TERME. «Uno dei privilegi di vivere in una piccola comunità – ha detto il sindaco, Michele Sartori, introducendo il “Viaggio nella memoria” in ricordo di Luciano De Carli - è ritrovarsi in un teatro gremito di persone che si stringono attorno al ricordo di un amico che ha dato molto alla sua comunità e partecipano a una serata bella come questa per onorarne la memoria». «Una serata – ha detto Piera Gasperi del gruppo organizzatore – che Luciano avrebbe voluto per ricordare il 120° della Ferrovia della Valsugana con la presentazione della ristampa 2017 del testo edito per il centenario, “La strada ferata – Fòra, fòra per la Valsugana”».

«Il moto in luogo circoscritto – ha anche detto il preside Luciano Coretti in un articolato ricordo del suo compagno di tante produzioni letterarie - è il tipo di “viaggio” nel quale si è trovato Luciano, che nel cammino di sua vita ha percorso il suo paese, la sua valle, la storia, o meglio, la memoria della sua terra e della sua gente, di padri e di nonni, voci scritte sgrammaticate, ma nella linda grafia dell’antica scuola. Luciano non era un passionale ma un appassionato, un innamorato dell’arte, della poesia, della storia, e di tutte le muse messe assieme, che si è ritagliato lo spazio connaturato al suo carattere, buono, pacato, riflessivo, mite, direi anche timido, se questo suo amore non fosse stato così forte da travalicare la naturale sua riservatezza».

Alcune poesie tratte dalla ristampa del volume La strada ferata, sono state lette da Aurelio Micheloni, Elena Libardi, Erica Mazzon, e Ferdy Lorenzi il quale ha pure interpretato alla chitarra un paio di testi tra i più memorabili di De Carli, Lago di Levico e Aisinponeri. Un ricordo è stato espresso anche da Pierluigi Negriolli, autore delle illustrazioni del testo La strada ferata. Da Trento è arrivato anche l’Ensemble vocale Ad Maiora diretto da Alessandro Arnoldo, con il compositore Antonio Gasperi che, iniziando un progetto dello stesso De Carli per un racconto musicale-storico sulla ferrovia della Valsugana, ha musicato alcune liriche di De Carli che i giovani coristi hanno eseguito per la prima volta in pubblico.

«A tutti noi – ha detto ancora il sindaco - sembra impossibile non ci sia più, ma è come se fosse ancora qui». Luciano c’era, con le sue poesie, con tutta la sua famiglia, con il suo amore per il passato che è amore della vita.













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