Viabilità e diradamento le priorità per i boschi 

A Frassilongo si è tenuta ieri la sessione forestale per Pergine, valle dei Mocheni Civezzano e Fornace. Il dirigente: «Combattiamo anche l’abbandono dei rifiuti»


di Roberto Gerola


FRASSILONGO. Sistemazioni di viabilità nei boschi, ma anche operazioni di diradamento rappresentano le richieste che Comuni e Asuc hanno chiesto alla Stazione forestale di Pergine comandata dall’ispettore Udo Casagrande con (a livello di distretto) il dirigente Giorgio Zattoni.

L’opera della Forestale si amplia anche ad altri aspetti della gestione dell’ambiente in generale fino a comprendere anche il controllo degli abbandoni di rifiuti. E in questo caso, sono una quindicina le persone pescate ad abbandonare rifiuti. «Un lavoro difficile - ha ammesso Casagrande -, ma che è sempre alla nostra attenzione».

L’altro aspetto importante dell’azione svolta sul territorio in collaborazione con la Forestale, riguarda il recupero di aree boscate ai fini di averne prati e pascoli. Ne ha parlato appunto il capo del distretto, Giorgio Zattoni, citando il caso di Bedollo, ma soprattutto di Vignola Falesina dove l’intervento riguarda il territorio comunale di Vignola Falesina. La riunione conclusiva delle pre-assemblee si è svolta a Frassilongo, in nome del coinvolgimento della periferia. E c’erano una cinquantina tra amministratori comunali e di Asuc (da Fornace a Tenna passando per Civezzano, Pergine, la Valle dei Mocheni e Vignola Falesina), professionisti forestali e personale dell’Ispettorato. Al tavolo l’ingegner Luca Paoli (gestisce il personale del disciolto consorzio ed ha annunciato l’acquisto di nuove Panda), Bruno Groff (sindaco di Frassilongo), Udo Casagrande (comandante la Stazione Forestale) e i custodi Marcello Fontanari e Dario Mosna e altro personale d’ufficio.

Dopo l’introduzione di Groff (importante del territorio, tradizioni secolari, amore per la montagna) oltre due ore di “comunicazioni” da parte di Zattoni. Sono state illustrate le molteplici azioni svolte dalla Forestale, ma anche le nuove norme che regolano il settore, le incombenze degli amministratori e dei privati, i contributi che si possono ottenere. Ha citato qualche esempio di interventi finanziati come a Malga Cambroncoi (Sant’Orsola) con l’Asuc a migliorare prati, captazione acqua e recinzioni (60.000 euro) Poi ancora gestione del legname da commercio e uso interno, strade forestali, e molto altro. Ha concluso salutando i due prossimi pensionati: Mariano Giacomelli (tecnico in ufficio) e Marcello Fontanari (custode forestale).













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