Via Maier, una strada dalla grande storia 

Palazzo Hippoliti pieno per la serata che ha visto raccontare un pezzo di città attraverso i vecchi palazzi e la loro arte


di Fernando Valcanover


PERGINE . Gli Amici della storia e la Comunità Alta Valsugana e Bersntol hanno il merito di aver fatto riscoprire ad un centinaio di appassionato della storia, una parte delle ancor poco conosciuti caratteristiche della storia, cultura, delle antiche attività economiche, della gente della Contrada Taliana, la moderna via Maier.

Quello di mercoledì sera a Palazzo Hippoliti era uno degli appuntamenti del ciclo “Incontri d’autunno in Alta Valsugana”, tema introdotto dalla presidente Jole Piva, dall’assessore comunale Elisa Bortolamenti e dall’assessore della Comunità, Sandro Beber, che Roberto Perini, funzionario della Soprintendenza per i beni culturali della Provincia, la professoressa Giovanna Degli Avancini, presidente dei Fai regionale, e Alessandro Fontanari, già residente in via Maier e bibliotecario da anni a Civezzano, hanno illustrato nel corso dei loro interventi.

Il tema di via Maier è stato presentato da Roberto Perini come una realtà ricca di importanti tesori architettonici e pittorici, alla quale è giunto dopo aver inquadrato la situazione di Pergine nel Medioevo e rinascimento, fino alla rivisitazione e rivalutazione della borgata di Pergine nel secolo scorso. Con l’aiuto delle fotografie realizzate dal fotografo Erardo Paoli alle metà del secolo scorso, ha indicato una serie di palazzi e situazioni di un certo rilievo presenti nella via, da Palazzo Crivelli a Palazzo A Prato. Su quest’ultimo edificio si è soffermato in modo particolare, descrivere la situazione negli anni 1980, e il miglioramento avvento con gli interventi successivi agli elementi architettonici e ai dipinti della facciata. Ha poi lasciatola parola alla professoressa Giovanna Degli Avancini che ha impostato l’intervento partendo dal suo libro “Gli edifici di Via Maier”. Un’analisi dei singoli edifici nella quale aveva fatto rilevare il grave stato di deperimento in cui versavano la maggior parte di essi, con un raffronto con gli interventi eseguiti in seguito citando quelli degli edifici storicamente più importanti, come Palazzo a Prato con l’affresco attribuito a Marcello Fogolino, Casa Wipper, con riferimenti a Palazzo Crivelli. Ha concluso Alessandro Fontanari, che ha ripreso il tema di via Maier illustrando gli aspetti sociali riferiti alle famiglie che vivevano, al lavoro, alle tradizioni e manifestazioni, tema presentato dai suo padre Luigi Fontanari nel libro”Contrda Taliana.













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