la festa al palaghiaccio 

Trenta aziende artigiane tra lavoro e divertimento

PERGINE. Aperta ieri (e si concluderà stasera) la seconda edizione di “In festa con gli artigiani”. Con Giorgio Zanei (presidente Alta Valsugana) Marco Segatta (presidente provinciale) e quindi l’asse...



PERGINE. Aperta ieri (e si concluderà stasera) la seconda edizione di “In festa con gli artigiani”. Con Giorgio Zanei (presidente Alta Valsugana) Marco Segatta (presidente provinciale) e quindi l’assessore Michele Dallapiccola, gli assessori Sandro Beber e Sergio Paoli.

Dopo il saluto di Zanei, Segatta ha messo in evidenza la manualità degli artigiani che si unisce alla tecnologia, la loro presenza nei rispettivi laboratori ma anche nella società come parte attiva, la loro consapevolezza di far parte della comunità. «Per questo - ha detto - attraverso la “Festa” vogliono farsi conoscere e condividere momenti di divertimento». Anche Dallapiccola ha unito la buona volontà sul lavoro alla voglia di divertirsi assieme e far vedere quello che sta dietro l’artigiano. Tra le numerose autorità, anche l’onorevole Maurizio Fugatti. Nel suo breve intervento ha puntato sulla necessità di ridurre la burocrazia, di facilitare l’accesso al credito, di norme fiscali più favorevoli al produttore. Quindi Beber e Paoli a complimentarsi per l’iniziativa ricordando (Paoli) che il settore è importante per i giovani e loro futuro lavorativo.

L’esposizione ha visto presente una trentina di aziende di vari settori: arredamento, scavi, biciclette, attrezzatura da giardino, piccoli frutti e bevande, prodotti caseari, scultori, vetrerie, falegnamerie. Presenti anche scultori come Barbel Art di Fierozzo, ma anche Adriano Moltrer e Giuseppe Gozzer.

Questi ultimi, appunto come scultori, erano alle prese con la lavorazione di un enorme tronco d’albero. La curiosità è rappresentata dal fatto che si tratta di un grande cedro del libano che fino a qualche anno fa troneggiava nel cortile della scuola elementare di via Chimelli in centro a Pergine. Si era in parte schiantato causa la troppa neve ed era stato tagliato e “conservato” nei magazzini del cantiere comunale. Opportunamente lavorato è diventato un’enorme panca con la parte più grossa trasformata dai due scultori in una sorta di grande “cespuglio” di stelle alpine (nella foto). Un’opera d’arte ammiratissima e realizzata quasi sul posto. Oggi attrazioni per tutto il giorno. (r.g.)













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