Telefoni muti da quindici giorni 

Il sindaco di Frassilongo: «Nonostante le nostre lettere Telecom non si è mossa»



FRASSILONGO . Due settimane senza rete telefonica è un po’ troppo e la protesta è scattata.

Il sindaco Bruno Groff è decisamente arrabbiato con Telecom che nonostante le lettere inviate e le richieste non ha ancora ricevuto risposta e naturalmente nessuno si è fatto vedere ad aggiustare le cose.

«Frassilongo con la frazione di Roveda e la zona turistica di Kamaovrunt conta 350 residenti, attività commerciali, alberghi e ristoranti oltre naturalmente al municipio - ci spiegava ieri il sindaco Bruno Groff - e lasciarli senza telefono al giorno d’oggi e per così lungo periodo è inammissibile. Certamente non siamo uno grosso centro abitato, ma riteniamo di avere diritto a poter usare il telefono. Si tratta di un servizio pubblico e non è possibile tollerare un così lungo periodo di tempo di inefficienza. Dietro al telefono ci sono naturalmente i computer con internet, posta elettronica e via dicendo. Due settimane senza tutto questo e dover pagare il canone è assurdo. La Telecom non può permettersi di dimenticarsi di una comunità con tutte le sue esigenze, e del servizio che deve svolgere. Non può lasciar passare due settimane e non intervenire ancora».

Bruno Groff ricorda ancora che per Telecom, in questo frangente, si puà parlare di totale disservizio, incuria, indifferenza nei confronti della comunità di Frassilongo.

«C’è un Comune e una comunità - aggiunge il sindaco - da servire, da tenere in considerazione, da far vivere. E’ perché siamo appena 350 abitanti? Le nostre proteste non sono sufficienti? Cosa dobbiamo fare?». (r.g.)













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