Stet-Set, c’è l’accordo: tutti  a Pergine fino a fine anno 

La mediazione raggiunta con i sindacati prevede di “congelare” ogni ipotesi di trasferimento, poi esame congiunto dei singoli casi. Lunedì 30 il consiglio vota


di Roberto Gerola


PERGINE. Accordo sottoscritto ieri tra i sindacati e le società Stet spa e Set spa a proposito del passaggio del personale da una società all’altra. Accordo sottoscritto in quanto è stata raggiunta l’intesa al termine dell’incontro svoltosi ieri pomeriggio con le parti. «A seguito delle legittime richieste», si legge nel comunicato emesso al termine, rivolte alle due società da parte delle organizzazioni sindacali duranti gli scorsi incontri, alle quali le aziende hanno sempre risposto negativamente, è stata trovata una discreta mediazione che ha permesso la firma dell’accordo.

Il fulcro delle richieste sindacali era volto a garantire un equo trattamento tra i 13 lavoratori coinvolti. L’accordo raggiunto prevede che la sede di lavoro sia per tutti nel comune di Pergine sino al 31 dicembre prossimo con il rimando ad esaminare congiuntamente alle organizzazioni sindacali l’eventuale necessità di alcuni trasferimenti successivi. In questo modo vengono garantiti ai lavoratori gli stessi trattamenti economici e normativi e allo stesso tempo si assicura un congruo periodo di adattamento alla nuova realtà lavorativa. Sarà cura delle segreterie regionali e delle Rsu di seguire con attenzione l’evolversi della situazione in modo da tutelare i lavoratori al termine previsto. I rappresentanti sindacali che hanno sottoscritto il documento con i responsabili delle due aziende sono Giuseppe Di Chiara (Uiltec Uil), Franco Weber (Filctem Cgil) ed Emanuela Briani (Flaei Cisl).

Nulla osta quindi per l’approvazione del “passaggio” tra Stet spa e Set Distribuzione in programma lunedì 30 in sede consiliare a Pergine. “Passaggio” peraltro già avvenuto in sede consiliare a Baselga di Piné. Dovranno essere tutti i Comuni soci di Stet spa ad approvare l’operazione. Non è che in sede di presentazione dell’operazione tutto sia andato per il verso giusto, nemmeno nella maggioranza dei Civici. C’era stata la defezione del consigliere comunale Francesco Franceschi in quanto in disaccordo sull’operazione. Qualche perplessità era venuta anche dai gruppo consiliari di minoranza. La motivazione si basava sul fatto che Stet spa avrebbe “perso” l’importane ruolo che ha da decenni nella comunità perginese ma non solo. Prima perderà la distribuzione del gas, poi appunto la distribuzione dell’energia elettrica (entro il 2029). Alla Stet spa rimarranno il ciclo dell’acqua e quindi gli acquedotti dei Comuni soci, l’illuminazione pubblica e la gestione delle due centrali (Serso sul Rio Negro e Canezza sul torrente Fersina), specificando che ben poca è la produzione a Serso, mentre a Canezza in prospettiva occorre intervenire per modificare le turbine. Sempre a Stet rimarrà la gestione dell’impianto di trigenerazione. La contropartita (in futuro) si avrà con le quote di utili.

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