Stadio e parcheggi mettono uno contro l’altro i due Beretta 

Allarme a Levico Terme. Sandro, presidente della società che disputa il campionato di serie D, non fa sconti a Gianni sindaco della città. «La struttura non è efficiente e la tribuna al limite dell’agibilità». La replica: «Le risorse sono limitate»


Beppe Castro


Levico terme. Una storia di sessantuno anni quella dell’Us Levico Terme che è indissolubilmente legata a quella della sua casa, lo stadio comunale di viale Lido, un impianto sportivo che oggi presenta molteplici criticità sia all’esterno che all’interno e offre uno spettacolo davvero poco edificante.

Situazione precaria

Da predisporre con urgenza un corposo intervento per migliorare il comfort per il pubblico e consentire di poter ospitare eventi sportivi in futuro. Bisogna dotare la tribuna centrale di nuovi seggiolini e paratie laterali per proteggere gli spettatori da vento e pioggia potendo assistere all’incontro al completo riparo. Dovrà essere rimossa anche la copertura, che ha diverse falle e non protegge dalla pioggia e dal sole. Manca una tribuna stampa e per i giornalisti è dura lavorare senza corrente elettrica e con la pioggia che bagna i computer.

Allarme parcheggi

Uno dei problemi più seri è quello del parcheggio visto che quando arrivano a Levico tanti tifosi, nell’area si registra il caos totale. Fuori dall’impianto di viale Lido si gioca un’altra partita: quella degli automobilisti che tentano di trovare un posto. Attorno al Comunale il parcheggio diventa selvaggio. Ma soprattutto crea insicurezza e disagio ai residenti che preferiscono non uscire di casa la domenica. Auto da una parte, auto dall’altra e la carreggiata si restringe. Difficile pensare che la situazione possa restare questa, ancora per molto. Nel centro termale c’è un vuoto di parecchi anni e con la società calcistica che milita in Serie D da un lustro e rappresenta in questa stagione pallonara l’eccellenza del Trentino insieme al Dro, ci si accorge maggiormente che bisogna subito risolvere l’inarrestabile degrado della struttura sportiva. Certo predisporre un piano di intervento per tutte le strutture fatiscenti cittadine non è soltanto competenza amministrativa o edilizia, è un fatto soprattutto sociale. Qui si misura la differenza tra buona e pessima politica.

Il presidente Sandro Beretta

Attorno ai colori gialloblù prevale lo sconcerto e a lanciare un grido di allarme è il presidente dell’Us Levico Terme Sandro Beretta. «Lo stadio non è efficiente e addirittura le gare casalinghe del settore giovanile le giochiamo a Calceranica, Borgo e Caldonazzo spendendo decine di migliaia di euro per gli spostamenti. Siamo una società sportiva con 250 tesserati e 16 squadre ma non so quanta strada potremmo fare in futuro in queste condizioni. Lo stadio è collocato in una posizione fantastica e basterebbe poco per riqualificarlo e fare la differenza con i centri vicini che invece hanno investito parecchi milioni per realizzarne uno nuovo mentre qui si discute da anni e non si fa nulla. Ci sono da considerare, inoltre, tutti i benefici che deriverebbero dall’avere a disposizione un impianto efficiente a Levico in termini di turismo sportivo e di conseguenti ritorni economici per tutta la Valsugana. Ci sono club di calcio tedeschi ma non solo, che vorrebbero venire in ritiro durante la pausa invernale, ma purtroppo non possiamo ospitarli per l’inadeguatezza della struttura. La vecchia tribuna centrale è omologata ma solo più per una questione di forma che di sostanza. Si è sempre andati avanti con soluzioni tampone al ribasso e mai con un progetto concreto di ristrutturazione. Levico meriterebbe ben altro che questo impianto fatiscente abbandonato al suo destino. L’amministrazione comunale deve destinare fondi importanti per lo stadio visto il ritorno in termini finanziari che i grandi eventi, sportivi e non, si portano dietro quando vengono realizzati in impianti idonei a ospitarli, parlo anche in termini di occupazione».

Il sindaco Gianni Beretta

Ma nell’immediato difficilmente il Comunale potrà essere rimesso a nuovo. Il sindaco di Levico Gianni Beretta sulla possibilità di un progetto di ammodernamento frena: «Sono d’accordo che un serio investimento porterebbe dei vantaggi non solo all’Us Levico ma anche a tutta la città e sottolineo che per noi il problema degli impianti sportivi non viene considerato come fenomeno di secondo ordine, ma bisogna anche guardare la realtà e quali sono le risorse finanziarie disponibili. Detto questo è già stata programmata una riunione con tutte le associazione sportive per redigere un progetto per i prossimi anni che crei dei vantaggi a tutti i sodalizi termali. La soluzione invece per la carenza dei parcheggi al viale Lido c’è già visto che nell’area attorno allo stadio abbiamo previsto un aumento di circa 150 posti auto usufruibili a partire dai prossimi giorni quando si è ancora in piena stagione agonistica».













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