Spese, opposizioni polemiche 

Il documento a Caldonazzo. ”Insieme” punta l’indice sui conti del Municipio e sulle scelte decise senza un confronto preventivo: «L’offerta unica non è frutto di una procedura chiara e trasparente, manca la pluralità di aziende»


Beppe Castro


Caldonazzo. Volge al termine l’attività dell’amministrazione comunale di Caldonazzo guidata dal sindaco Giorgio Schmidt visto che a maggio prossimo si terranno le elezioni e i cittadini dovranno recarsi alle urne. Ma intanto le minoranze in Consiglio insorgono puntando l’indice sui conti del Municipio e sulle spese decise, a loro dire, senza un confronto preventivo.

Dopo l’acceso dibattito in aula nell’ultimo civico consesso, il movimento civico “Insieme per Caldonazzo” ha emanato un comunicato in cui richiama alla responsabilità l’amministrazione comunale alla luce della ratifica della delibera della giunta comunale n. 145, votata a maggioranza nella riunione del consiglio comunale dello scorso 28 novembre. L’adozione di questo atto in buona sostanza ha fatto “traboccare il vaso” scatenando le minoranze consiliari, che in modo compatto hanno espresso la loro netta contrarietà a questo modo di amministrare.

Il documento

Di questo malessere se ne fatto interprete il consigliere comunale Marco Motter - capogruppo di Insieme per Caldonazzo. Nel suo intervento, rafforzato da tutti i gruppi di minoranza, che lo hanno pienamente condiviso, ha sottolineato il malcontento generale soprattutto per la delibera, che si riferiva alla seconda variazione in via d’urgenza al bilancio di previsione 2019 – 2021, in particolare a causa degli stanziamenti – già deliberati e nel contempo impegnati dalla Giunta - per l’acquisto di un nuovo mezzo per il cantiere comunale e per l’aumento della parcella all’architetto incaricata per l’arredo del “Bar Centrale”.

Le “accuse”

«Da tempo prendiamo atto di spese decise senza nessun confronto preventivo, ovvero sulla base di un’unica offerta, anziché frutto di un confronto chiaro e trasparente con una pluralità (anche ridotta ma significativa) di aziende -riporta la nota di Insieme per Caldonazzo - . Si tratta di una procedura al di fuori di ogni logica di mercato, che nel privato nessuna azienda adotterebbe! Ovviamente non siamo contrari ad investire ed in particolare all’acquisto di un ulteriore mezzo per gli operai comunali, ma lo siamo fermamente per le modalità con cui questo viene fatto. Con la delibera della Giunta n. 154 del 5 novembre scorso è stato deciso l’acquisto di un mezzo “Piaggio Porter” per un importo di € 40.219,74 comprensivo di Iva e di “messa in strada”. L’acquisto – primo rilievo – è avvenuto da un “operatore economico” di Borgo Valsugana, anziché dal concessionario Piaggio per Trento e provincia. Perché? Il prezzo pattuito – lo ripetiamo – è di € 40.219,74: da una nostra richiesta al concessionario Piaggio abbiamo appreso che il top della gamma arriva ad un prezzo massimo di circa 31.000 euro, comprese Iva e messa in strada! Come mai tale differenza di prezzo? Serve davvero un mezzo di questo tipo o si potevano considerarne anche altri? Con pari importo si poteva acquistare un altro mezzo, più adatto al lavoro, dotato anche di gru!».

Tanti interrogativi

Un comunicato insomma duro che pone diversi interrogativi così come ribadisce Motter: «Chiediamo anche che fine ha fatto o farà il veicolo in dotazione al cantiere comunale, Fiat Doblò, che dopo essere stato in fermo per 4-5 anni con tutti i costi del caso per non averlo manutentato, ora sembra sia arrivato alla ditta in gara. Come mai è in deposito dall’unica ditta partecipante alla gara? E’ in riparazione? è in deposito conto affitto? Continuiamo a pagare bollo, assicurazione ed il fermo del mezzo?».

Al sindaco Schmidt viene chiesto nella nota se «è corretto tale atteggiamento». Ma Motter incalza su un altro punto che riguarda l’aumento della parcella all’architetto incaricata per uno studio sul nuovo arredo, compreso il nuovo bancone/bar, per il bar “Centrale”. «Oltre ai già previsti 10.000 euro, somma non proprio inconsistente, in conferenza dei capigruppo ci è stato detto che ora ne vengono richiesti altri 13.000, portando così il suo compenso a 23.000 euro! Questi lavori sono diventati improvvisamente urgenti, tanto da doverne rimpinguare il finanziamento con carattere d’urgenza? Il sindaco ha risposto in modo evasivo, con scarse motivazioni inconsistenti e discutibili, preferendo “tirare dritto” senza spiegare il perché di queste scelte della sua Giunta: un atteggiamento che le minoranze consiliari non sono più disposte a tollerare» conclude il consigliere delle opposizioni Marco Motter.















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