Sparita la bretella, la viabilità torna normale sulla Statale 47 

A San Cristoforo. I lavori per la realizzazione del sottopasso al Rastel sono terminati un mese prima del previsto: sparisce un punto critico per il traffico nel tratto perginese della Valsugana


Roberto Gerola


Pergine. Riaperto ieri pomeriggio il tratto di Statale 47 della Valsugana deviato su una bretella a San Cristoforo per permettere la realizzazione del sottopasso del Rastel. Sono trascorsi esattamente 110 giorni dalla deviazione realizzata chiudendo anche via delle Darsene, la strada che da San Cristoforo passando a fianco del colle arriva alla statale. E riaperta in anticipo di un mese rispetto ai tempi preventivati. L’ordinanza di deviazione del traffico parlava infatti del 7 giugno come termine ultimo.

Il ritorno alla normalità

Ieri, poco dopo le 16, squadre di operai hanno provveduto a ricollocare i new jersey in plastica pieni d’acqua lungo la carreggiata per far scorrere il traffico nelle corsie originarie. In contemporanea, altri operai provvedevano a ripristinare la segnaletica con il traffico che rallentava creando limitato disagio. Nei prossimi giorni si procederà a demolire la bretella e ripristinare l’esistente situazione tenendo tuttavia in considerazione che all’uscita (o entrata) verso il lago, dovranno essere realizzate gli accessi. Altrettanto dall’alta parte (sul lato nord verso Pergine) dove la pista è delimitata da due alti muri di contenimento della campagna circostante. Anche su questo lato dovranno essere realizzati gli accessi. Naturalmente passeranno ancora mesi prima che l’opera sia terminata, anche perché tutta la zona è paludosa vista la vicinanza del lago e gli accorgimenti per evitare problemi non mancano.

I costi dell’opera

Il cantiere era stato aperto dall’impresa Tamanini-Euroscavi nell’agosto scorso dopo che l’appalto era avvenuto nel marzo precedente da parte della Provincia. L’opera costa circa un milione con 600.000 per lavori, 41.000 di espropri e il resto a disposizione. Il sottopasso servirà ai residenti nella zona dei Paludi bassi per raggiungere i servizi a San Cristoforo, ma anche ai ciclisti che lungo la ciclabile del Rastel erano costretti ad attraversare la statale se volevano raggiungere il lago.













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