Nuovo sistema irriguo per le campagne di Susà 

L’assemblea. L’impianto che porta l’acqua nei 135 ettari del Cmf del conoide della Marzola  ha ormai 30 anni e la manutenzione nel corso dello scorso anno è costata oltre 16 mila euro


ROBERTO GEROLA


Pergine. Sempre più necessaria la realizzazione del nuovo impianto irriguo nel conoide della Marzola. La dimostrazione è venuta l’altra sera in sede di assemblea del Cmf di Susà che con i suoi 135 ettari di coltivazioni rappresenta la parte più importante dei terreni da irrigare. In un bilancio che pareggia su oltre 110.000 euro, circa il 90 per cento è destinato a coprire le spese per l’irrigazione a pioggia. I lavori sono stati guidati dal presidente (uscente insieme al direttivo) Mauro Bianchi, affiancato dalla segretaria Federica Conte. Tra le spese destinate appunto all’irrigazione, 52.242 euro sono dovuti al costo dell’energia elettrica per le pompe e oltre 16.000 per la manutenzione dell’impianto che l’anno scorso ha registrato la rottura di una pompa e la necessaria sostituzione del tubo nel pozzo, in quanto praticamente un colabrodo insieme a vari altri tratti. L’impianto risale a oltre 30 anni fa.

Finanziato il progetto

E così si è parlato naturalmente del nuovo progetto finanziato dalla Provincia e che presenta un costo di oltre 6,7 milioni e della situazione in cui si trova iter burocratico. La Provincia ha chiesto che le pompe venissero controllate a proposito della portata e l’incombenza ha ritardato il tutto, insieme alla necessità di due nuovi documenti: l’autorizzazione della stessa Provincia per usare il terreno (vicino agli Artigianelli) necessario al bacino di accumulo e l’autorizzazione delle ferrovia per un intervento in fascia di rispetto della linea ferroviaria al Molin del Palù (per collocarvi i filtraggi dell’impianto. I due documenti saranno portati in Provincia e il Comitato tecnico darà il via al progetto. L’appalto slitterà di qualche mese, ma per l’autunno dovrebbe essere tutto a posto. Tra l’altro, i lotti dei lavori saranno sotto il milione per poter invitare ditte trentine del settore e si conta su un buon margine grazie al ribasso.

Si è parlato anche di costi pro capite. Mauro Bianchi ha parlato di un leggero ribasso al preventivato e quindi di un costo di 0,50/0,60 euro/mq per il solo diritto ad avere l’acqua irrigua mentre per avere l’acqua il costo potrà variare da 0,80 a 1 euro/mq. Un aumento del 30% si è verificato per il costo (550.000 euro) dell’impianto di automazione.

Via libera al bilancio

L’assemblea ha provveduto quindi ad approvare il bilancio consuntivo 2018 e quello preventivo 2019. Di rilievo la somma introita come ruoli 2018 (0,75 al mq) che si aggira sui 99.000 euro che nel 2019 passera a 102.000 euro con un ruolo dello 0,80 euro/mq. Per la somma a carico dei proprietari si accenderà un mutuo con la Cassa rurale Alta Valsugana di 15 anni coperto da garanzia da parte della Cooperfidi.

Il presidente Bianchi ha quindi spiegato l’acquisizione a titolo gratuito di un terreno sul quale esistono cabine e pozzi irrigui. In occasione della fusione dell’allora Copas con la Coop Sant’Orsola, la piccola area era stata intestata alla Coop Sant’Orsola. Si vuole adesso regolarizzare la posizione, intestandola al Cmf e riservare l’usufrutto alla Coop Sant’Orsola che è proprietaria della pompa che utilizza.

Soci al voto

Quindi le elezioni per il rinnovo del consiglio dei delegati. Rieletti sono stati Mauro Bianchi, Maurizio Bertoldi, Carlo Pintarelli, Stefano Carlin, Mario Eccher, Mauro Valcanover e Michele Dellai entrato al posto del padre (Mario Dellai); revisori dei conti: Armando dalla Rosa, Walter Bertoldi e Andrea Cimadon (entrato al posto di Sergio Leonardelli). A Mario Dellai e Sergio Leonardelli, il grazie del presidente Bianchi per i molti anni di impegno.













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