«Nessuna incompatibilità per Peruzzi e Perina» 

La risposta al Servizio autonomie. Il Comune di Levico Terme era stato chiamato in causa per chiarire le attività professionali dei due assessori. La Provincia dovrà decidere se procedere


Franco Zadra


Levico terme. Il Comune ha risposto alle questioni postegli dal Servizio Autonomie Locali della Provincia, circa l’obbligo di astensione dall’esercizio di attività professionali prospettato nei riguardi degli assessori Moreno Peruzzi ed Emilio Perina.

I chiarimenti

Ciò che l’ufficio provinciale richiedeva erano chiarimenti riguardo alla situazione di incompatibilità che un cittadino levicense avrebbe esposto, documentando gli atti dei due dirigenti, e precisamente per la «relazione geotecnica presentata da Perina nel corso del Consiglio comunale del 31 luglio 2019 a corredo di una autorizzazione alla deroga alle norme di attuazione del Prg per la realizzazione dei lavori di “Costruzione di un nuovo agritur e agricampeggio in via delle Alte, in località Campiello”».

Il documento

«Redazione dell’atto – risponde dettagliatamente in una nota il Comune – completata prima dell’assegnazione della delega assessorile. Non è quindi riscontrabile alcuna violazione dell’art. 64 del Cel che vieta l’esercizio dell’attività professionale solo in costanza di mandato. Viene ulteriormente assicurato che l’assessore al momento non risulta esercitare alcun incarico professionale nel territorio comunale e che è comunque pienamente consapevole del divieto in merito».

Le competenze

Diversa parrebbe la posizione di Moreno Peruzzi, per il quale l’Amministrazione Beretta specifica «che la delega assegnatagli non interessa le fattispecie previste dall’art. 64 Cel, ovvero, urbanistica, edilizia e lavori pubblici. Le competenze dell’assessore relativamente all’”edilizia scolastica” vengono indicate come circoscritte esclusivamente alla gestione dell’ingente patrimonio scolastico, rimanendone esclusa la materia dei lavori pubblici che il sindaco ha conservato in capo a sé stesso».

Avanti con l’attività

Secondo quanto esprimono dal Municipio, quindi, «l’assessore Peruzzi potrà pertanto continuare a svolgere la propria attività in quanto la delega conferitagli non si pone in conflitto con le previsioni dell’art. 64 Cel. A fine di fugare ogni possibile dubbio – conclude la lettera della Provincia – il sindaco, nella sua nota, comunica l’intenzione di modificare la declaratoria dell’assessore Peruzzi eliminando la dicitura “edilizia scolastica”».

Argomenti e chiarimenti che saranno esposti, come aveva anticipato il presidente del Consiglio, Enzo Latino, nella seduta consigliare prevista per il 4 novembre prossimo, che comunque nel suo Odg contempla già il punto proposto da Cristian Libardi del gruppo consigliare “Lega Salvini Trentino” su «censura dei consiglieri Peruzzi Moreno e Perina Emilio».

Si attende la Provincia

La risposta del Comune sarà ora valutata dagli uffici provinciali competenti che si esprimeranno a riguardo della sua sufficienza per procedere o meno con le sanzioni previste dalla legge, per un reato che proprio l’eliminazione della dicitura “edilizia scolastica” anticipata dal sindaco «a scanso di equivoci», apparirebbe come una sorta di ammissione che in qualche misura il reato è stato consumato.













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