Nei primi 2 giorni di caccia sono 90 i capi abbattuti 

Aperta la stagione venatoria. In totale 600 ungulati a disposizione della consulta di Pergine  Il presidente Andrea Fontanari: «Le catture dei giorni scorsi sono in linea con gli anni precedenti»


ROBERTO GEROLA


Pergine. Tutto sommato in linea con gli anni passati la consistenza degli abbattimenti di ungulati in questo primo periodo di caccia. I dati si riferiscono ai primi due giorni di possibile attività venatoria (domenica 1 e lunedì 2 settembre). Ma occorre tener presente tuttavia che per quanto riguarda i caprioli, la caccia era aperta anche nel periodo estivo, mentre per i cervi è aperta dal 17 agosto e proseguirà anche nei mesi di ottobre, novembre e dicembre, mesi più favorevoli ai cacciatori. Ma c’è stata anche una curiosità: domenica a Fierozzo, è stato abbattuto il primo cinghiale “della storia”. Da dire che il “prelievo” è consentito in quanto la norma recita che è permesso nelle zone esterne alle riserva con controlli ordinari e straordinari solo durante la caccia agli ungulati. «In linea con le stagioni precedenti gli abbattimenti di ungulati - ci ha confermato ieri Andrea Fontanari, presidente della consulta - tenendo presente che le giornate sono state molto calde e quindi gli animali se ne stavano per così dire rintanati».

I numeri

I dati riguardano appunto la consulta di Pergine che comprende le Riserve di caccia del Pinetano, della Valle dei Mocheni, di Vignola Falesina e Tenna con Pergine naturalmente. I capi assegnati per la stagione venatoria in corso sono stati oltre 600 suddivisi in 539 (più 11 in accantonamento) caprioli, 51 (più 3) cervi e 21 camosci. In totale, gli abbattimenti nelle prime due giornate di settembre e periodo estivo antecedente, si sono fermati a 90 capi che rappresentano il 14,7%. In particolare, 79 caprioli su 539 (14,65%), 9 cervi su 51 (17,64%), e 2 camosci su 21 (9,52%). Gli abbattimenti di capriolo sono avvenuti principalmente nella riserva di Pergine: 16 (maschi) su 91; poi a Frassilongo – Roveda 12 (maschi) su 48; quindi Fierozzo con 11 (10 m e 1 f) su 61. Poi 9 (8 + 1) su 71 a Sant’Orsola, 8 su 52 a Miola, 7 su 26 a Viarago, 6 su 57 a Miola, 4 su 34 a Baselga di Piné, 3 su 15 a Tenna, 2 su 33 a Palù del Fersina, 1 su 20 a Falesina; in bianco i cacciatori di Vignola che avevano a disposizione 26 capi. Per quanto riguarda i cervi, i “prelievi” sono stati 9 su 51: 2 rispettivamente a Palù del Fersina (1 m e 1 piccolo su 4) e a Fierozzo (2 piccoli, su 3); 1 (su 4) a Baselga di Piné (maschio), 1 su 3 a Frassilongo (piccolo), 1 su 4 a Miola (maschio), 1 su 3 Pergine (piccolo) e 1 su 4 Sant’Orsola (femmina); zero abbattimenti a Bedollo (4), Falesina (4), Viarago (4), Vignola (4). Infine, i camosci: 2 abbattuti su 21: 1 nella riserva Baselga 2 (Cadino – Fornasa – Vasoni) e 1 nella riserva di Fierozzo (zona della Panarotta). Rimangono: 1 capo a Baselga 2, 6 a Miola 2 (Cadino Fornasa Vasoni), 2 a Fierozzo (Panarotta), 5 a Palù (Panarotta), 3 a Sant’Orsola (Costalta Calisio), 2 a Pergine (Marzola).













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