«Il sentiero del lago rimane interrotto degli schianti» 

Il grido d’allarme. Il consigliere provinciale Luca Zeni ha postato su Facebook una serie di foto che sono testimoni della situazione della passeggiata attorno al lago di Levico a 6 mesi da Vaia


Gianluca Filippi


Levico terme. La tempesta Vaia non è ancora terminata, almeno in senso metaforico. Le folate stavolta vengono dal consigliere provinciale del Pd Luca Zeni, che in un post su Facebook denuncia lo stato di abbandono dei sentieri che attorniano il lago di Levico.

Tutto come prima

«Leggiamo che la giunta segnalerà i sentieri non praticabili, perché non sono ancora stati sistemati - scrive -. Il 7 marzo ho presentato un’interrogazione immediata in consiglio provinciale, segnalando che la strada intorno al lago di Levico presenta ancora diversi alberi sul tracciato. Mi fu risposto che il lavoro era tanto, per sistemare i boschi. A due mesi di distanza non è stato spostato un ramo».

Danni per il turismo

La preoccupazione di Zeni riguarda sia gli aspetti economici, che quelli turistici. Le due cose, infatti, spesso viaggiano insieme. «Sono il primo a dire che c’è tanto da fare, ma sono passati 6 mesi e il fattore tempo è importante sia per evitare il decadimento della qualità del legno (e quindi il suo valore), sia per la stagione turistica che anche in Alta Valsugana sta incominciando». Fra l’altro, proprio riguardo al valore del legno, proprio recentemente sono partiti i lavori di sistemazione della pineta di Alberé, la cui asta è andata molto bene. E si tratta della stessa pineta che poi scende sulle sponde del lago di Levico.

La zona più colpita

Luca Zeni fa riferimento in particolare alla passeggiata che gira intorno al lago di Levico. Recuperato e sistemato qualche anno fa, dopo la tempesta dello scorso autunno ha subito dei danni piuttosto rilevanti, sia per gli alberi caduti, che per le strade e sentieri seriamente danneggiati.

«Intorno al lago di Levico – precisa - non c’è un sentiero di alta montagna, ma una strada molto frequentata; una strada importante anche per i mezzi di soccorso in caso di interventi urgenti. Nei giorni scorsi ho incontrato due turisti toscani affaticati con le bici, e il loro commento è stato che non pensavano di trovare un percorso così degradato in una regione autonoma come il Trentino. Qualche operaio con una motosega potrebbe sistemarlo davvero in pochi giorni, in attesa che la ditta che ha vinto l’appalto inizi i lavori completi. Ma serve una indicazione da parte della giunta provinciale».

Certamente un aspetto non trascurabile: i campeggi di Levico cominciano a riempirsi e la passeggiata è storicamente utilizzata anche dai residenti. Inoltre, a luglio è già stata calendarizzata la consueta gara podistica del Giro del Lago di Levico, che allo stato attuale delle cose non potrebbe partire.

©RIPRODUZIONE RISERVATA.













Scuola & Ricerca

In primo piano