Il primo passo in città dei volontari ambientali 

Presentato alla cittadinanza il servizio che è stato ideato da Amnu e Polizia locale La formazione inizia in marzo. Sarà una vigilanza-deterrente in parchi e spiagge


di Roberto Gerola


PERGINE. Si chiameranno “volontari ambientali” e saranno componenti del Gruppo intercomunale. L’altra sera si è svolta la prima riunione informativa cui seguirà altro incontro per chiarire alcuni aspetti dell’attività che i volontari andranno a svolgere. Servirà anche per verificare cosa ne penseranno quanti rivestiranno poi questo ruolo e soprattutto se c’è condivisione tra i volontari e il comando della Polizia locale.

L’incontro dell’altra sera ha visto la presenza di una quindicina di persone che spinte dalla volontà di contribuire alla tutela dell’ambiente hanno partecipato ascoltando quanto il comandante Flavio Lucio Rossio aveva da dire (e proporre) insieme alla vicesindaco Daniela Casagrande. Un “paletto” è stato praticamente posto subito: non c’è alcun desiderio di reprimere eventuali trasgressioni alle norme del regolamento comunale se non come “ultimo atto” da adottare. E su questo importante aspetto c’è stata piena condivisione da parte dei proponenti (Comando e Comune).

E’ così emerso che l’iniziativa di costituire questo “gruppo di volontari ambientali” era nata da un’intesa tra Amnu spa (con il direttore Roberto Bortolotti, presente alla serata) e appunto il comandane Rossio. Con l’obiettivo originario di prevenire abbandoni di rifiuti presidiando parchi urbani, spiagge, ma anche altri luoghi. E nel contempo vigilare a proposito di deiezioni canine controllando i rispettivi proprietari. Rossio ha anche ricordato analoghe iniziative nei Comuni dove prima era comandante, ma soprattutto che l’iniziativa doveva avere come obiettivo principale la prevenzione, la sensibilizzazione, la persuasione nei confronti degli utenti a rispettare l’ambiente per il bene di tutta la comunità. Più volte, nel corso della serata è emerso che avvengono troppi episodi di abbandono di rifiuti o comportamenti non proprio ortodossi nel “trattare” i rifiuti. Non mancheranno le lezioni di educazione nelle scuole che affiancheranno le agenti Anna Francescatti e Valentina Anderle (educazione stradale).

Il comandante Rossio, venendo incontro alle considerazioni espresse dai partecipanti ha condiviso che i “volontari” durante il servizio non avrebbero indossato una divisa vera e propria come palesato (pantaloni, giacchetta, giacca a vento, berretto e anfibi), ma semplicemente un gilet con berretto e tesserino. I siti sarebbero stati poi raggiunti per i primi tempi, accompagnati (in auto) dagli agenti e poi con un’auto dedicata. Si punterà sostanzialmente sulla presenza come deterrente.

A metà febbraio, nuovo incontro informativo e a marzo sarà dato il via ai corsi che si concluderanno con un esame e quindi la “nomina” con decreto del sindaco.













Scuola & Ricerca

In primo piano