Hemingway e De André “star”al Comunale

Pergine. C’è attesa per il debutto dello spettacolo “H – Il campione del mondo. Sette round con Ernest Hemingway”, ospite al Teatro Comunale oggi alle 20.45. Lo spunto viene da “La scomparsa di...


Gianluca Filippi


Pergine. C’è attesa per il debutto dello spettacolo “H – Il campione del mondo. Sette round con Ernest Hemingway”, ospite al Teatro Comunale oggi alle 20.45. Lo spunto viene da “La scomparsa di Pickles McCarty”, racconto sostanzialmente inedito del controverso scrittore, che racconta la scomparsa di un promettente pugile americano, poco prima di vincere il titolo mondiale dei pesi medio-massimi. Il regista Stefano Cordella e la drammaturga Maura Pettorruso hanno provato a mantenere il filo diretto e intimo che lega il lettore di un racconto alla storia, ma conservando lo spazio per l’immaginazione. Da qui la scelta di lavorare principalmente sullo spazio scenico e sulla relazione diretta tra attori e spettatori. Il pubblico circonda gli attori ricreando una sorta di ring ideale dentro al quale si muovono i due personaggi.

Domani il Teatro Comunale diventerà la splendida location di “M'innamoravo di tutto”, tributo a Fabrizio De André scritto e ideato da Paolo Ghezzi, con Annalisa Morsella e Alessio Dalla Costa. Un percorso condiviso con due attori che raccontano la poesia del cantautore, il messaggio, il significato. Gli Apocrifi ripercorrono la straordinaria discografia di Faber. Portato in scena a Rovereto e Bergamo, lo spettacolo ha sempre fatto sold out ed è stato replicato più volte. Inizio alle 20.45.

Per chi intende proseguire la serata, ci sarà “L'ora che non c'è” al Castello di Pergine. Nella notte tra sabato e domenica con il passaggio tra ora legale e ora solare al Castello di Pergine si potrà vivere una notte di arte, musica e cultura ispirata alla tempesta “Vaia”. Per tutta la notte in attesa delle 2, musica e intrattenimento con gli artisti di ariaTeatro e Emanuele Dalmaso, Cosimo Miorelli, Roberta Rigotto e Luca Vianini.

Domenica non mancherà il consueto spazio per il Teatro Ragazzi. Alle 16 ci sarà “Favole al telefono” diretto da Raffaele Latagliata. E’ la storia di Giovannino, un ragazzino particolarmente curioso e dalla spiccata fantasia, che ha ritrovato in cantina il vecchio telefono della mamma; proprio quel telefono al quale, quando era bambina, il nonno era solito chiamarla per raccontarle ogni sera una favola prima di dormire. Ma dove saranno finite tutte queste storie che la mamma ormai non ricorda più, si domanda Giovannino.

Alla sera invece verrà proiettato il film “Yesterday” di Danny Boyle. La trama narra le vicende di Jack Malik, un musicista di scarso successo. In lui crede solo Ellie, manager, amica e forse qualcosa in più, benché inespresso. Finché una sera, dopo che ha deciso di smettere con la musica e cercare un lavoro più regolare, Jack ha un incidente e perde coscienza durante un blackout planetario. Quando si sveglia, scopre che il mondo è stato privato delle canzoni dei Beatles e che lui è rimasto il solo a ricordarle. Inizio alle 20.

Il cartellone di Effetto Festival questa settimana prevede il film “Che fare quando il mondo è in fiamme?”, in programma lunedì alle 20.45. In questo documentario Roberto Minervini trasloca a Baton Rouge restando fedele a quella porzione di Sud venduto da Napoleone per quindici milioni di dollari. Se per il resto del Paese la Louisiana è una sorta di gigantesca festa permanente dove non ci si preoccupa che della musica e della cucina, dove la gente non fa altro che cantare e suonare nelle strade, la realtà smentisce lo stereotipo e rivela una complessità che impone rispetto.

Martedì al Teatro si potrà godere di un pezzo di Mozart. Alle 20.45 con i solisti dell’Accademia Lirica “G. Puccini”, un programma che vuole ripercorrere alcuni momenti fondamentali della vita di W.A. Mozart, il grande genio di Salisburgo, in occasione del 250° anniversario del suo primo viaggio in Italia per conoscere le tecniche dei grandi maestri compositori italiani dell’epoca. Il primo appuntamento analizza il modo in cui il rapporto con la massoneria ha avuto dei risvolti fondamentali nella scrittura del Flauto Magico.















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