Fondazione Castel Pergine elezioni del cda il 25 giugno 

L’assemblea. Bilancio approvato a larga maggioranza (122 sì, 10 astenuti), ma c’è stato spazio anche per qualche intervento polemico per il rinvio della nomina di consiglio e organo di controllo


ROBERTO GEROLA


Pergine. La prima assemblea dei “partecipanti” alla Fondazione Castel Pergine ha condiviso a larghissima maggioranza l’operato del cda presieduto da Carmelo Anderle. L’altra sera in castello, sono stati approvati il bilancio 2018, ma soprattutto la proposta formulata dal cda di rinviare alla prossima assemblea (fissata alle 17 del 25 giugno 2020) due importanti provvedimenti: la nomina dell’organo di controllo (i revisori dei conti e scegliere se 3 o 1) e l’elezione del nuovo cda decidendone la composizione (5 o 7 membri). Una sessantina i presenti con i voti a quota 132 in base alle deleghe: sul bilancio 2018, 122 sì e 10 astensioni; sul rinvio delle elezioni si sono contati 7 contrari. Ed è stato proprio su questa proposta che si è innescata una polemica discussione ristretta a tre persone (Ferruzzi figlio e padre) e Giorgia Cardini. Nel contempo, moltissimi gli interventi di pieno sostegno all’operato di Carmelo Anderle (presidente della Fondazione) e della sua squadra.

Non mancano le polemiche

In sostanza, la polemica ha riguardato le motivazioni del rinvio richiesto per le due nomine, ma anche dove si fondava la legittimazione a operare del cda (ex Comitato promotore) e quindi perché, pur essendo all’ordine del giorno, non si poteva procedere con la elezione. Carmelo Anderle ha risposto suffragato dagli interventi dell’avvocato Michele Busetti (il legale che ha aiutato per la parte burocratica su costituzione della Fondazione e su documentazione necessaria) sia del dottor Marcello Condini (il commercialista che pure ha affiancato il cda nelle operazioni Fondazione e riconoscimento). «E’ mancato il tempo materiale - ha detto Anderle - perché oberati dal lavoro di costituzione della Fondazione e per le pratiche necessarie alla Provincia per il contributo e all’Agenzia delle Entrate per la qualifica “onlus”, oltre a predisporre il riavvio della gestione al castello con gli annessi riguardanti il disastro Vaia, gli accordi con la Soprintendenza, le norme del Terzo settore». Predisporre le elezioni per l’assemblea del 28 novembre sarebbe occorso partire oltre 6 mesi prima (tempo obbligatorio tra presentazione delle candidature ed elezioni). «Eravamo in piena attività per la burocrazia e per far ripartire il la stagione - ha ribadito Anderle - e da qui il rinvio a giugno». A breve partiranno le lettere di convocazione: ci sarà tempo fino a Natale per presentare le candidature. Sulla legittimazione, la risposta è venuta da Condini: «Si trova nello statuto, uno statuto tipo che si potrà affinare in seguito». Su questi argomenti (statuto non approvato dall’assemblea) si è sviluppato il dibattito. Interessanti le parole di Mariano Anderle. Ha appoggiato il cda consigliando di estendere l’attività alla “scienza” e di agganciarsi a una rete internazionale. Per il resto come da copione: illustrazione delle azioni necessarie al castello, attività passata, attività futura.















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