«Ecco perché aderiremo a Sogeca» 

Fornace, l’assessore Colombini: naturale conclusione di un percorso di analisi


di Fernando Valcanover


FORNACE. Il programma spese per l’incremento delle attività finanziarie, accennato nella recente seduta consiliare, che affronta il tema delle “gestioni associate del porfido” partendo dalla previsione di adesione a Sogeca dotando il capitolo delle coperture necessarie, evidenzia l’interesse delle amministrazioni comunali di Fornace per l’adesione alla società che gestisce le cave. L’assessore Matteo Colombini ricorda che nel 2017 il consiglio comunale approvava una mozione di adesione, e la stessa ipotesi era stata considerata dalle precedenti amministrazioni.

«L’argomento - spiega l’assessore - è legato alla vicenda delle gestioni associate del porfido. Le amministrazioni comunali si sono attivate creando un tavolo di confronto per dare attuazione alle previsioni dell’esecutivo provinciale. Fornace aveva fin da principio espresso il proprio favore per l’avvio di un processo di ricerca di uniformità in un settore altamente frammentato. Il modello organizzativo che i Comuni intendevano perseguire era quello dell’ufficio unico associato per lo svolgimento delle funzioni e delle attività di natura giuridica e amministrativa di loro competenza previste dalla legge di settore. Per le attività propriamente tecniche si era proposto la gestione mediante la società in house Sogeca srl. della quale il Comune di Albiano è attualmente socio unico, con adesione di tutti i Comuni. Va sottolineato come detta società, operante da molti anni, sia specializzata nel settore. Il lavoro della stessa è stato oggetto di presentazione e discussione informale a Fornace nel 2017 in consiglio comunale. Il precorso che porta Fornace a promuovere l’adesione a Sogeca non rappresenta quindi un qualcosa di estemporaneo, bensì la naturale conclusione di un percorso di analisi, elaborazione e confronto sulle opportunità e sugli obiettivi immediati e in divenire».

Tra le motivazioni a sostegno dell’adesione, l’assessore Colombini segnala l’aumento delle difficoltà degli oneri di controllo, che ricadono in capo al Comune, la necessità di acquisire maggiori competenze e know-how, anche a fronte della riforma istituzionale delle gestioni associate dei servizi, che è porta un indebolimento della struttura amministrativa comunale, la ricerca di un rimedio ai punti di debolezza del sistema porfido, che sono identificabili soprattutto nella frammentarietà e nella disomogeneità di una gestione poco coordinata.













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