«Dobbiamo trovare 20 aule per elementari e medie» 

Istruzione post Covid. Il sindaco Sandro Beretta è preoccupato: «Stiamo parlando con tutti  per trovare gli spazi necessari affinché le lezioni in settembre non si debbano tenere online»


Beppe Castro


Levico terme. Molti genitori di Levico Terme in queste ore si chiedono quale scuola aspetta i loro figli a settembre. In effetti il grido d’allarme è giustificato visto che non vi è ancora certezza su quando si tornerà in classe, ma soprattutto in quali plessi, per l’avvio delle attività di apprendimento.

Spazi e protocolli

Sarà ardua applicare i protocolli in assenza di spazi, così se il distanziamento in classe è la condizione per ripartire a settembre e continuare in sicurezza per diversi mesi ancora e forse per l’intero anno, occorrerà cercare anche strategie alternative ai turni o alle lezioni in contemporanea in presenza e a distanza. La condizione necessaria per garantire il distanziamento è appunto lo spazio, il maggior spazio possibile che a Levico Terme non è facile individuare. Si parla di utilizzare oltre quelli esistenti, altri spazi di strutture esterne e anche quelli non adibiti a servizi scolastici. Il sindaco Gianni Beretta cerca di fare il punto in vista della riapertura delle scuole quando mancano quasi tre mesi al primo suono della campanella.

Parola al sindaco

«L’amministrazione comunale, direi al completo, -sottolinea il primo cittadino del centro termale - si sta impegnando per trovare una soluzione al fine di poter far riprendere le lezioni a tutti gli studenti a settembre senza lasciare nessuno a casa. Sappiamo che per la ripartenza sarà necessario individuare un paradigma diverso per realizzare una scuola felice. Nonostante le difficoltà evidenti stiamo cercando di ridisegnare uno scenario possibile, magari con spazi scolastici diversi di prima ma come prima sicuri e seri. Stiamo dialogando con tutti gli istituti, dal nido alle superiori. Abbiamo aperto lunedì scorso la scuola dell'infanzia e domani (oggi per chi legge ndr) l’asilo nido, con i protocolli Covid che ci sono stati prescritti dalla Provincia. Per settembre stiamo cercando di organizzarci meglio, la difficoltà è che non sappiamo ancora se i protocolli saranno gli stessi. Se così sarà c’è il rischio di non poter accettare 30 bimbi all’asilo nido, e di dover reperire oltre 20 aule per elementari e medie. La nostra volontà è di recuperare spazi in strutture comunali. Non è possibile pensare che i ragazzi delle scuole elementari possano usare strumenti digitali che certamente non sono migliori dei loro maestri. Non vogliamo arrenderci a una scuola dimezzata e per questo anche con un pizzico di ottimismo faremo ogni sforzo per non penalizzare la scuola pubblica».

Buone nuove

«La bella notizia è di essere riusciti grazie anche al proficuo lavoro dell’ufficio tecnico, a riqualificare la Villa Immacolata che potrà adesso ospitare più classi non solo dell’infanzia. La scuola è una delle nostre priorità – ha concluso Beretta -. Il nostro impegno è quello di creare e mantenere luoghi di apprendimento sicuri e di qualità, affinché insegnanti e studenti possano vivere al meglio l’ambiente scolastico, esprimendo tutte le loro potenzialità».

Insomma il “cantiere scuola” è in piena attività a Levico Terme e già guarda alla ripresa di settembre, che per molti aspetti resta ancora un’incognita.













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