Croce Rossa, i numeri del cuore 

Nell’assemblea dei volontari il bilancio di un anno intensissimo: soccorsi in ambulanza, ma non solo


di Roberto Gerola


PERGINE. L’attività del 2018 del Gruppo Volontari Cri di Pergine (chiusa al 30 settembre) si è articolata in quasi 30.000 km per il “Soccorso 118” con oltre duemila ore di ambulanza e oltre 6 mila ore di volontariato. Questo il risultato finale che insieme ai molti altri dati e azioni del Gruppo Cri Pergine (163 volontari) è stato illustrato lunedì sera nel corso dell’annuale assemblea. Presenti i responsabili ad iniziare da Rudi Dorigoni (al vertice) che insieme a quelli delle singole aree (sono sei) è sceso nel dettaglio mettendo in evidenza l’importanze del ruolo del Soccorso Cri. Quello che più appare al cittadino è evidentemente l’intervento dell’ambulanza, ma occorre dire che dietro si trova un’attività molto complessa che si spalma su tutto il settore comprendendo anche interventi di assistenza sanitaria e socio-assistenziale. L’immagine dell’ambulanza che sfreccia in soccorso dell’infortunato è appunto quella dei km percorsi: esattamente 20.147 km per 188 eventi da codice rosso e giallo, 487 da codice verde, bianco o per trasferimenti. Poi, assistenza a 75 eventi tra gare e manifestazioni per 370 ore di servizio; i viaggi privati sono stati 23 per un totale di 7.165 km e 140 ore di lavoro; 600 le ore dedicate alla formazione. I nuovi soccorritori abilitati all’uso dell’automezzo dopo i corsi sono 15. Questi dati sono dell’area 1 (responsabile Sara Canu).

Dorigoni ha aperto la serata annunciando l’arrivo di una nuova ambulanza (la dotazione sarà completata a breve ed entrerà in servizio nel 2019). Il Gruppo è stato anche dotato di un nuovo manichino per le esercitazioni che in sostanza è una “spia”: registra le azioni e ne denuncia errori o carenze. Tra l’altro, in primavera aprirà la nuova sede del 112 (ci sarà il trasloco), con Daniele Berti a seguire la vicenda. Dopo qualche altra comunicazione interna, la parola è passata ai singoli responsabili di area. Laura Filippi per la 2 (area sociale): interventi alla casa di riposo e al Circolo anziani (20 volontari, 8 ore in settimana, in totale 650, attività anche a Trento, 15 nuovi volontari addetti). Marco Beber (emergenza): 26 volontari formati (corso di 500 ore); partecipazione a esercitazioni (a Civezzano, 46 elementi, 334 ore) e campi addestrativi (a Mezzocorona con 26 elementi per 1590 ore); attività varie di logistica (12 volontari e 156 ore); supporto all’Adunata alpini (59 volontari e 1100 ore) e alla Colletta alimentare, giornata del diabete, eccetera. Interessante anche se non produce dati, l’area “principi e valori” (con Morena Bort): essere volontari Cri, mostrarsi tali seguendo appunto valori e principi in ogni circostanza, collaborare con le altre attività. Quindi l’area “giovani” con Giorgia Baitella: attività di educazione alla pace, con i bambini ospiti alla Vela, nelle scuole eccetera (coinvolti in totale oltre 100 volontari per oltre 2.500 ore). Infine l’area sviluppo (con Lorenzo Eccher) che si preoccupa di promuovere il volontariato Cri con la presenza alle manifestazioni, iniziative di raccolta fondi, eccetera.

Presente anche il presidente del Comitato locale di Trento (comprende Pergine e altri 18 Gruppi), Claudio Spadaro (già responsabile del Gruppo di Pergine) che si è complimentato con i responsabili per l’opera svolta, per la coesione esistente, per la compattezza. Breve e simpatica cerimonia al termine: Fabio Pergher e Luciano Biasi (a nome della comunità di Canale, Acs compresa) hanno donato ai volontari Cri un prezioso “saturimetro” (misura l’ossigeno nel sangue ed è utilissimo nella diagnosi per stabilire interventi sul paziente) che sarà in dotazione della nuova ambulanza.

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