Comune debitore dell’Us Levico 

Il caso. Il presidente Sandro Beretta chiede all’amministrazione da poco guidata dal fratello Gianni i 120 mila euro dovuti per tre anni di lavori di manutenzione (dal 2009 al 2011) e per la ristrutturazione del campo da calcio e mai versati


Franco Zadra


Levico terme. «Il Comune ci deve circa 200mila euro». A dirlo è Sandro Beretta, presidente Usd Levico Calcio e, occasionalmente, fratello del neo sindaco appena insediato, Gianni Beretta. «Per tre amministrazioni – spiega Sandro – nessuno si è preso l’onere di decidere su questi obblighi residui che riguardano tre anni di manutenzioni, 2009, 2010 e 2011, di cui l’Usd si è fatta carico in attesa che venisse definita una convenzione. Poi vi sono circa 50mila euro che abbiamo impegnato nella ristrutturazione della palazzina del campo, e 8 anni di interessi che l’associazione ha corrisposto alla Cassa Rurale. Vi è anche una lettera del sindaco Sartori alla Cassa Rurale dove riconosce che effettivamente il debito è del Comune». Rimarrebbero dunque degli «obblighi residui» piuttosto consistenti e non ancora onorati dal Comune nei confronti dell’Usd, tanto che il 12 novembre 2018 (e di lì a una settimana cadrà la giunta Sartori) l’Usd inviava a cura dell’avvocato Biagio Andrea Algieri un atto di intimazione e messa in mora da onorare nei termini perentori di 15 giorni.

Un passo indietro

Eravamo a maggio 2016 quando la giunta Sartori, presenti anche Marco Martinelli e Andrea Bertoldi (ora di nuovo parte della maggioranza del sindaco Beretta), assegnava un contributo all’Usd Levico Terme per la realizzazione di un campo di allenamento per il gioco del calcio, e di un campetto pluriuso. Ma per cogliere la complessità della vicenda occorre riandare a ottobre 2007, quando la giunta comunale di Carlo Stefenelli, vicesindaco era Gianpiero Passamani, acquistava in zona lago alcuni terreni agricoli per realizzare il nuovo campo di calcio e ampliare il parco Segantini. Un’area di 13mila metri, esattamente 13.196, pagata 363.784 euro, circa 27,50 euro al metro quadro per terreni agricoli inseriti in un’area vincolata a verde pubblico fin dal primo piano regolatore comunale del 1973. Nel ottobre 2008 l’Usd presenta un primo progetto, redatto gratuitamente dal geometra Cesarino Uez, per il campo di allenamento per un costo complessivo di 292.438,83 euro e la Provincia assegna un contributo in conto capitale di 98.800 euro (su una spesa ammessa di 152.000 euro) imponendo il vincolo alla destinazione sportiva dell’area, per un periodo di almeno di 15 anni a decorrere dalla data di ultimazione lavori. Nel settembre 2009, un ulteriore progetto di Uez, gratis anche questo, per il campo di allenamento e il campetto pluriuso prevedono un costo di 376.620,13 euro e a quel punto il contributo provinciale in conto capitale è di 171.600 euro (su una spesa ammessa di 264.000 euro). Un primo contributo comunale di 50mila euro viene assegnato a febbraio 2011, e a fine 2015 vengono acquistati dal Comune gli ultimi 2.500 metri quadri del terreno per gli impianti sportivi che ancora restavano di proprietà privata. Il 5 maggio 2016 la giunta Sartori ritiene di concorrere nella spesa per un importo di 227.40 euro pari alla differenza fra la spesa effettivamente documentata (594.834,33) euro, detratto l’importo di 46.990,92 euro relativo alla valorizzazione del volontariato e delle spese amministrative, i contributi provinciali assegnati (270.400 euro) e il primo contributo assegnato dal Comune (50.000 euro).

Uso del campo sportivo

Uno degli ultimi atti del commissario Simoni rilancia il bando per la concessione in uso dell’impianto sportivo in scadenza il 30 giugno, chiedendo un canone di 6mila euro annui fino al 2026. «Stiamo valutando – commenta Sandro Beretta – di non partecipare poiché i termini sembrano troppo tirati per le nostre possibilità».













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