l’ordinanza 

Cani di media e grossa taglia negli uffici con museruola

PERGINE. Regole per l’accesso di cani negli uffici comunali. Sono state decise perché «la presenza di cani di media e grossa taglia all’interno degli uffici comunali può costituire un problema a...



PERGINE. Regole per l’accesso di cani negli uffici comunali. Sono state decise perché «la presenza di cani di media e grossa taglia all’interno degli uffici comunali può costituire un problema a causa della logistica degli uffici e per la presenza di un elevato numero di persone che sostano in attesa delle operazioni di sportello in locali di dimensioni limitate». In particolare, «negli uffici comunali è consentito l’accesso a cani di media e grossa taglia solo se muniti di museruola, mentre è libero l’accesso per cani di piccola taglia, purché siano tenuti in braccio (o in borse utilizzate anche a tale scopo) dal proprietario (o detentore). Tali proprietari dovranno comunque essere muniti di paletta per la raccolta degli escrementi e tenere, per i cani di piccola taglia, una museruola, rigida o morbida, da applicare al cane in caso di rischio per l'incolumità di persone o animali o su richiesta dei funzionari comunali competenti. In presenza di persone allergiche al pelo dell’animale i cani dovranno essere allontanati dall’ufficio. Alle persone prive della vista è riconosciuto altresì il diritto di accedere agli uffici comunali aperti al pubblico con il proprio cane guida».

Le nuove disposizioni sono contenute nell’ordinanza firmata dal sindaco Roberto Oss Emer e si rifanno sia al regolamento di Polizia urbana di Pergine sia al regolamento del Ministero della salute per prevenire danni o lesioni. (r.g.)















Scuola & Ricerca

In primo piano

Podcast / Storia

Il Trentino nella Grande Guerra: un fremito dal Trentino irredento

La guerra infuria in Europa, gli uomini tra i 16 e i 50 anni sono al fronte, mentre l’Italia fa i conti con una disoccupazione crescente. In Trentino, come altrove, si dibatte sulla neutralità italiana, criticata dagli “energumeni della parola”. Tra le voci più sonore, quella della fazione che si batte per la “redenzione”, la liberazione dal giogo austriaco.