Caldonazzo, in cinque per la poltrona di sindaco 

Le comunali. Già ufficiali Elisabetta Wolf (SìAmoCaldonazzo) e Francesco Minora (Caldonazzo Cambia Passo), certo Riccardo Giacomelli, quasi Marco Motter e Lega incerta sulla scelta del nome


Franco Zadra


Caldonazzo. Un grande fermento sta interessando il paese in vista delle elezioni di settembre, con i suoi 3.800 abitanti, circa 2.500 elettori, e sembra si contenderanno la guida del Municipio ben cinque concorrenti, due liste civiche risultanti da una sorta di scisma della maggioranza, con la vicesindaca Elisabetta Wolf che si ripropone con l'esperienza di tre mandati, ma in relativa discontinuità rispetto alla linea di Giorgio Schmidt con la quale sembrerebbe più coincidente la proposta dell'altro candidato di maggioranza Riccado Giacomelli.

È data poi per probabile la Lega per Salvini, coordinata da Natalina Greco, in attesa di più esplicite direttive dai vertici del partito, e altre due civiche, una con una rosa di tre candidati possibili dei quali il più probabile sembra essere il consigliere di minoranza Marco Motter, e l'altra, forse la novità più in evidenza, nota dalla pagina Facebook di Caldonazzo Cambia Passo, coordinata da Francesco Minora, che non ha ancora un candidato sindaco.

Su tutto questo fermento, «di per sé positivo – dice Francesco Minora – perché è indice di un vivo interesse, con tanta gente che vuole impegnarsi per il bene di tutti», incombe l'incognita autunnale Covid, con la paventata seconda ondata che in effetti qualche piccolo segnale lo sta già mostrando, e, se i numeri saranno quelli che stiamo ipotizzando e vi saranno effettivamente 5 liste concorrenti, diviene del tutto prevedibile un ballottaggio al 4 ottobre che fa dire ai più realisti che «forse sarebbe stato meglio posticipare il tutto a maggio 2021, per prepararci meglio e per non farci sorprendere dalle difficoltà che imporrebbe una recrudescenza autunnale del virus».

Una campagna elettorale “complicata” si prospetta a cavallo della diaspora agostana che già sembra far emergere due anime politiche caldonazzare, una più autoreferenziale, sicura, legata a ciò che si è sempre fatto e, forse per questo, meno interpellata dal bisogno di comunicare e condividere ciò che “già tutti conoscono”; l'altra, più “acqua e sapone”, ricca dell'entusiasmo degli esordi, con la voglia di movimentare le acque per scoprire potenzialità sopite, e che “pare” la partecipazione non solo la predica, ma la coglie come punto costitutivo di sé.

«La lista civica SìAmoCaldonazzo – dice Elisabetta Wolf – è una bella squadra, alla pari tra uomini e donne, proveniente da varie realtà economiche, che vorrei fosse un'officina di idee con soluzioni innovative per rispondere ai bisogni della comunità. Il momento esige una nuova consapevolezza e un'altra visione, ma il Covid ha anche insegnato molto, è stata un'opportunità per riflettere sulle cose veramente importanti e per sentire la comunità molto vicina e presente, e c'è stata una unione nella quale mi cercavano come punto di riferimento».

«La nostra lista – dice Francesco Minora di Caldonazzo Cambia Passo – è composta prevalentemente da giovani del paese, ma anche da fuori. Io, per esempio, sono di Bollate Milanese e vivo a Caldonazzo dal 2005 dove riscontro un contesto molto dinamico, vitale, con tante famiglie giovani e con figli, però in questi anni si è fatto poco per il paese. Per questo abbiamo coinvolto la popolazione, ancora prima del Covid, con tre serate, iniziate con 20 presenze per arrivare alla terza con più di 70, nelle quali abbiamo iniziato un percorso partecipato per costruire delle mappe che indicassero ciò che le persone ritengono manchi nel nostro paese, divenuto poi il nostro programma. Purtroppo il Covid ha in parte inibito quella identità di gruppo che si stava formando, ma ciò che proponiamo si coglie comunque da quanto pubblicato in Facebook su tematiche come il riuso degli immobili o lo sviluppo sostenibile, e non solo». Questo è quanto, in attesa di ufficializzazioni.













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