Caldonazzo, c’è l’ipotesi di apparentamenti

Franco zadraCaldonazzo. Mancano dieci giorni al voto di ballottaggio, ed è lecito chiedersi come vivano questo tempo di attesa i due candidati sindaco rimasti in gara. Elisabetta Wolf che si è vista...



Franco zadra

Caldonazzo. Mancano dieci giorni al voto di ballottaggio, ed è lecito chiedersi come vivano questo tempo di attesa i due candidati sindaco rimasti in gara.

Elisabetta Wolf che si è vista riconoscere dall'elettorato il 39,82% delle preferenze, e Riccardo Giacomelli con il 31,43%, stanno forse, in discussione con il proprio gruppo, considerando dei possibili apparentamenti con gli altri due candidati, Francesco Minora (Ccp 15,97%) e Cesare Ciola (Lega 8,54% + IpC 3,65%), ciascuno dei quali potrebbe fornire il fatidico endorsement per la vittoria di una o l'altro, considerando il fatto che esiste un termine ultimo per presentare all'elettorato eventuali apparentamenti, cioè, entro le 12 dell'ottavo giorno precedente la data del ballottaggio.

Sabato prossimo si conoscerà ufficialmente chi appoggerà chi, o se, come sembra, i due andranno al confronto diretto senza dover ipotecare per l'eventuale vittoria la propria linea programmatica con prevedibili influenze, più o meno spurie, e barattare distribuzioni di cariche per ottenere l'appoggio dei perdenti.

Ovviamente, non ci si può attendere dichiarazioni esplicite che anticipino strategie ma, per Riccardo Giacomelli «possiamo ancora giocarcela – ha detto -, perché, a prescindere dal fatto che veniamo tutti e due dalla stessa maggioranza che ha governato con Schmidt, vi sono delle profonde differenze tra le due proposte, il che dovrebbe aiutare la gente a scegliere per l'una o per l'altro in maniera chiara. Sul fatto degli apparentamenti, stiamo valutando ed è presto per potersi sbilanciare, ma in linea di massima a noi piace vincere con onore. Come dicevo, non abbiamo paura, né di vincere né di perdere, e se saremo all'opposizione manterremo un atteggiamento costruttivo, ma continueremo a batterci convintamente per il nostro programma».

«C'è la disponibilità ad ascoltare – dice Elisabetta Wolf -, ma è presto per dire qualche cosa su apparentamenti fattibili, anche perché ho un grande riguardo per l'affiatamento che si è realizzato con il mio gruppo, di persone valide e competenti, nel quale abbiamo sviluppato un programma completo, percui non intendo svilire l'onestà e la coerenza della nostra proposta, solo per vincere queste elezioni. E poi le dinamiche in questo caso sono molto complesse e non è possibile un calcolo aritmetico che ti dia la certezza di un risultato».

Disponibile a ricevere una proposta è Cesare Ciola. «Però non mi esprimo – ha detto Ciola – né per l'una, né per l'altro. Abbiamo il nostro programma al quale continueremo ad aderire con coerenza, ma si potrà valutare nel caso il grado di compatibilità tra la nostra linea e quella di chi ci chiederà un eventuale appoggio. Il bene supremo rimane quello di dare governabilità al paese».

«A noi interessa soprattutto – ha detto Francesco Minora – che si cominci a fare qualche cosa per il paese, e con piacere abbiamo visto in campagna elettorale che molte delle nostre proposte si sono infiltrate anche nei discorsi degli altri, e il fatto che le idee per le quali ci battiamo comincino a circolare è in direzione di quel cambio di passo che vogliamo aiutare a far fare al paese».













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