Andreaus e Pallaoro, addio Comitato Castel Pergine 

Complice la nuova normativa sul terziario il progetto per l’acquisto volta pagina Nuovo presidente è Carmelo Anderle. Obiettivo: creare alla svelta la Fondazione


di Roberto Gerola


PERGINE. Il Comitato Castel Pergine cambia passo e si lascia indietro qualche personaggio di valore. Cambia passo per le modifiche delle norme del “terziario” in sede nazionale. Chi lascia il Comitato anche se con motivazioni differenti sono il presidente Michele Andreaus e il consigliere Flavio Pallaoro. Diversi i ruoli, diverse le motivazioni. Non saranno sostituiti e il Comitato si riduce a cinque componenti. Nuovo presidente è Carmelo Anderle che da anni segue il Castello e la coppia di gestori Theo e Verena nelle loro iniziative (e necessità) anche con l’associazione “Amici del Castello”. Ieri pomeriggio, Anderle ha firmato un breve comunicato. Dopo aver annunciato il cambio al vertice scrive che «nei prossimi giorni si provvederà a contattare la famiglia Oss, proprietaria del maniero, per riprendere la predisposizione dei documenti necessari alla chiusura dell’operazione, la Cassa Rurale Alta Valsugana per verificare il mantenimento della disponibilità ad accompagnare finanziariamente il progetto di acquisto, la Provincia in riferimento al bando di gara e alle risorse disponibili. Infine, considerate le modifiche normative, del cosiddetto terzo settore adottate a livello nazionale nel corso dello scorso mese di ottobre, si è deciso di valutare l’opportunità di costituire immediatamente la Fondazione per far in modo che sia la stessa a sottoscrivere gli eventuali atti con venditori, banca e Provincia. E’ stato dato incarico a due professionisti di approfondire la questione dello statuto che è stato rimosso dal sito ufficiale del Comitato. Al termine di tutti questi passaggi e comunque entro fine dell’anno è impegno del Comitato convocare tutti i sottoscrittori per informarli in dettaglio dell’evolversi della situazione».

Braccio operativo del Comitato è Massimo Oss che ci ha illustrato la nuova pagina che si sta scrivendo per il Castello. Anche perché Michele Andreaus e Flavio Pallaoro non si sbottonano più di tanto per la consapevolezza che la situazione è delicata anche se dalle loro dichiarazioni oltre che da quello di Oss e del neopresidente Carmelo Anderle emerge la ferma volontà di proseguire nel percorso dell’acquisizione. E per fugare possibili dubbi, una frase li accomunava ieri: «La proprietà è sempre intenzionata a cedere il castello al Comitato». La ragione è stata detto e ribadita più volte. Gli attuali proprietari credono negli obiettivi che Mario Oss: il castello doveva essere a disposizione dei perginesi, albergo sì e pure ristorante, ma aperto alla comunità.

Per Michele Andreaus, prima Anderle e poi Oss hanno avuto parole di ringraziamento per la determinante opera svolta. «Per Andreaus - ha detto Oss - le ultime settimane sono state particolarmente intense e gliene siamo grati».

Le dimissioni di Falvio Pallaoro. Fin da subito si era risentito per certe considerazioni rivoltegli in pubblico: «Cosa ci guadagna Pallaoro in questa operazione?». Inutilmente avevo cercato di spiegare che ci avevo messo la faccia («e la mia esperienza») nell’interesse della comunità. «A questo punto colgo l’occasione e lascio. Lascio ma collaboro comunque e il Comitato potrà contare sempre su di me. L’ho dichiarato al Comitato: non ho interessi personale se non di contribuire allo sviluppo di Pergine e a mantenere aperto il castello. Nella massima trasparenza».

Sul fronte della Provincia e del suo bando emesso per finanziare questo tipo di attività, lo stesso è stato dichiarato “deserto”. A quanto si è saputo, sarà riproposto.













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