COMUNE

Parole al femminile, scontro fra Merler e Ianeselli

Il vicepresidente del consiglio contrario alle nuove linee guida sull’uso del linguaggio di genere: “La valorizzazione del genere femminile si realizza con atti concreti”. Ma il sindaco ribatte: “Noi siamo attenti anche al linguaggio, diversamente dalle assessore leghiste”



TRENTO. Nuovo scontro fra il sindaco Franco Ianeselli e il vicepresidente del consiglio comunale Andrea Merler. Stavolta la contrapposizione riguarda le nuove linee guida sull’uso del linguaggio di genere, che prevedono di utilizzare, per fare un esempio, il termine “assessora” invece di assessore. 

Linee guida criticate da Merler, che si è detto contrario alla “sessualizzazione, spesso cacofonica delle Istituzioni”, aggiungendo che “il rispetto e la valorizzazione del genere femminile si realizza con atti concreti, attribuendo pari responsabilità a pari capacità e non obbligando i dipendenti all’utilizzo di declinazioni talvolta al limite del ridicolo”.

Non si è fatta attendere la replica del sindaco, secondo cui “una certa destra usa sempre questo ritornello quando parliamo di parità di genere”. “Rivendichiamo di essere attenti anche al linguaggio – ha continuato Ianeselli – diversamente – sì, diversamente - dalle assessore leghiste che hanno chiesto di tornare indietro e di farsi chiamare al maschile, evidentemente considerando il termine "assessora" una diminutio. Non è così”.

Reazione prevedibile. Una certa destra usa sempre questo ritornello quando parliamo di parità di genere. Caro...

Pubblicato da Franco Ianeselli su  Sabato 6 febbraio 2021













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