Visita a Castello primo laboratorio di Chiara Lubich

Pellizzano. Una delegazione del Comitato del centenario della nascita di Chiara Lubich ha fatto visita a Castello nel Comune di Pellizzano per riscoprire i luoghi dove l’allora Silvia Lubich prese...



Pellizzano. Una delegazione del Comitato del centenario della nascita di Chiara Lubich ha fatto visita a Castello nel Comune di Pellizzano per riscoprire i luoghi dove l’allora Silvia Lubich prese servizio per la prima volta come maestra elementare. Le celebrazioni del centenario pur ridotte per via dell’emergenza stanno continuando sotto forme diverse. Durante la giornata la delegazione, guidata dal professor Michele De Beni docente del dipartimento di Scienze della Formazione di Verona e professore presso la Cittadella di Loppiano, ha fatto visita a Castello accompagnata da don Enrico parroco della comunità e dalla dirigente scolastica Venera Munafò.

Nel pomeriggio si è svolto invece l’incontro con l’amministrazione comunale e sono state poste le basi per alcune progettualità future tra le quali una giornata celebrativa, narrativa e di riflessione che si svolgerà in ottobre. «Già 10 anni fa - ha ricordato De Beni- sono stato qui per intervistare quelli che erano allora i primi alunni di Chiara, che ha iniziato molto giovane ad insegnare lasciando un segno indelebile nei loro ricordi. Siamo tornati oggi, alcuni di loro li abbiamo intervistati nuovamente, perché ci interessa molto recuperare questa memoria storica. Da un lato c’è un grande interesse a recuperare tutti gli aspetti di questa donna straordinaria dal punto di vista religioso e culturale, ma soprattutto ci interessa riportare all’attualità alcune innovazioni didattiche che Chiara ha messo in atto proprio partendo da questa piccola comunità».

Il vicesindaco Ennio Pangrazzi ha ringraziato i presenti e dato piena disponibilità per l’organizzazione dell’evento. L’incontro di oggi - ha aggiunto l’assessore alla cultura Francesca Tomaselli - deve porre le basi per realizzare quel sogno di creare a Castello, proprio nell’edificio delle scuole dove Chiara mosse i suoi primi passi, un luogo in cui proiettare nel futuro i suoi insegnamenti. Un luogo dove ci si possa confrontare, fermarsi, rallentare per prendere spunto da alcuni temi ed intuizioni di Chiara e riportarli nella nostra attualità».













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