Ville d’Anaunia, dopo 4 anni approvato il nuovo Statuto

Ville d’anaunia. Con il voto unanime del Consiglio comunale, è stato approvato il nuovo Statuto del Comune nato 4 anni fa dalla fusione degli ex municipi di Nanno, Tassullo e Tuenno. Nell’esprimere...



Ville d’anaunia. Con il voto unanime del Consiglio comunale, è stato approvato il nuovo Statuto del Comune nato 4 anni fa dalla fusione degli ex municipi di Nanno, Tassullo e Tuenno. Nell’esprimere la propria soddisfazione, il presidente del Consiglio Giuseppe Mendini – che ha guidato la commissione paritetica autrice della bozza approdata in aula – ha evidenziato come l'approvazione sia arrivata in chiusura di «due impegnative sedute del Consiglio, dove non è mancato un confronto costruttivo e prolifico: è stato un onore per me condurre un’assemblea così aperta e importante. Un grazie va ai componenti della commissione, alle persone esterne che ci hanno consigliato, al segretario generale e a tutti i consiglieri comunali. Abbiamo realizzato qualcosa di importante per la nostra comunità».

Dopo una prima presentazione della proposta di Statuto, i vari gruppi consiliari avevano presentato un totale di 37 emendamenti (3 sono stati successivamente ritirati); ora la “Carta” è in fase di pubblicazione e diventerà esecutiva a fine marzo. Nel ringraziare i membri della Commissione ed i consiglieri (nominando in particolare l'assessore competente e l'ex presidente del Consiglio Marco B envenuti), il sindaco Francesco Facinelli ha auspicato che «questo Statuto sia di buon auspicio e costituisca uno strumento utile per Ville d’Anaunia».

Lo Statuto è composto da 69 articoli, che compongono nove “titoli” oltre al preambolo, che contiene una significativa disamina storica, geografica, artistica, socio-economica, del territorio del Comune di Ville d’Anaunia. I principi del Comune sono stati tracciati tenendo conto anche delle indicazioni inserite nel “Progetto di fusione” dei Comuni di Nanno, Tassullo e Tuenno; ampio spazio è dedicato alla partecipazione e alla democrazia diretta, con una sezione riguardante, tra l’altro, i referendum propositivi e confermativi (richiesti da almeno il 5% degli iscritti nelle liste elettorali, il quorum per la validità è stato fissato a quota 25%). In mancanza del raggiungimento del quorum, l’amministrazione sarà comunque chiamata a pronunciarsi sulla questione. Alle varie iniziative che puntano a favorire la partecipazione della cittadinanza alla vita amministrativa del Comune (ad eccezione del referendum) potranno prendere parte tutti i cittadini residenti che abbiano compiuto i 16 anni (inclusi gli stranieri comunitari ed extracomunitari e gli apolidi).

Tra le principali novità, figurano anche le modalità di nomina di presidente e vicepresidente del Consiglio comunale con una “supermaggioranza” di 14 consiglieri anziché con la maggioranza qualificata dei due terzi (12): un aspetto, questo, che di fatto obbligherà maggioranza e opposizione a trovare un accordo, affinché venga individuata una figura rappresentativa di tutto il Consiglio.

La seduta di approvazione ha rappresentato il momento cruciale e finale di un lungo ed impegnativo percorso, durato l’intera legislatura, per dare al nuovo Comune uno Statuto adeguato. G.E.















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