Tovel, i segreti della foresta sommersa nel lago

VILLE D’ANAUNIA-CLES. Parola alla natura. Perché da lei si può imparare tanto, in primis a vivere in armonia con l’ambiente che ci circonda. È per questo motivo che “Generazioni”, la rassegna di...


Fabrizio Brida


VILLE D’ANAUNIA-CLES. Parola alla natura. Perché da lei si può imparare tanto, in primis a vivere in armonia con l’ambiente che ci circonda.

È per questo motivo che “Generazioni”, la rassegna di eventi organizzata dalle cooperative sociali “Young Inside” e “Inside” con il sostegno delle Province di Trento e Bolzano e della Regione, ha scelto di dedicare una giornata di appuntamenti proprio alla natura, dandole la “parola” in maniera inedita e originale.

Stefano Mancuso a Cles

A parlare domani in Val di Non saranno infatti una secolare foresta sommersa, attraverso un’affascinante escursione, e Stefano Mancuso, uno fra i più prestigiosi neurobiologi vegetali a livello mondiale, che alle 21 terrà un incontro intitolato “La nazione delle piante” al cinema teatro di Cles.

Il pomeriggio di “Generazioni” si aprirà alle 14.30 sulle sponde del Lago di Tovel, con una passeggiata guidata dagli archeologi Alessandro e Luca Bezzi. Sui fondali del lago si innalza una vera e propria foresta: decine e decine di alberi inabissati alla fine del 1500, quando il livello delle acque crebbe probabilmente a causa di una frana.

Una foresta che oggi è oggetto di studi approfonditi grazie a un progetto ideato e condotto da Tiziano Camagna, professore del Liceo Russell di Cles, con il supporto archeologico dell’Arc-Team dei fratelli Bezzi.

Le analisi hanno permesso di costruire una “curva dendrocronologia” utilizzata per datare elementi lignei appartenenti a edifici medievali. Le conoscenze dedotte dallo studio della foresta sommersa di Tovel sono state applicate, ad esempio, al Battistero di San Giovanni e al Campanile di Giotto a Firenze.

Testimoni preziosi

«Quelle piante sono testimoni preziosi del passato – spiegano Luca e Alessandro –. La foresta è nota dalla metà degli anni ’80, quando vennero effettuate le prime immersioni, ma oggi è possibile datare gli alberi in maniera precisa e sappiamo che sono morti tutti tra il 1596 il 1597, quando furono inabissati. I più antichi campionati finora risalgono all’undicesimo secolo».

Il lavoro portato avanti dagli archeologi consiste proprio nella campionatura degli alberi, che si trovano quasi tutti a una profondità di 17-20 metri, anche se proprio recentemente il professor Camagna ne ha trovato uno a 36 metri, e nella mappatura di questa affascinante foresta sommersa. Per lo meno della porzione nota, perché una parte è ancora inesplorata.

Durante la passeggiata di domani pomeriggio, grazie anche al consueto abbassamento del livello del lago in questo periodo, sarà possibile vedere uno di questi alberi radicato nella zona della spiaggia rossa. Saranno mostrati inoltre filmati e fotografie del lavoro di riscoperta della foresta. La visita partirà alle 14.30 dal piazzale del Mountain Lake Chalet di Tovel, per concludersi intorno alle 16.30 con una merenda in compagnia.













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