«Taio, viadotto rumoroso: intervenite» 

Il consiglio comunale di Predaia approva un ordine del giorno che appoggia le richieste del comitato di cittadini residenti


di Giacomo Eccher


TAIO. Con un ordine del giorno approvato all’unanimità, il consiglio comunale di Predaia chiede alla Provincia di intervenire per abbattere i rumori provocati dal traffico sul viadotto della variante che bypassa il centro storico di Taio.

La questione è approdata nei giorni scorsi in aula con l’audizione del comitato di cittadini che da anni, almeno una decina, chiedono con crescente insistenza di intervenire su un problema che rende invivibile o quasi la vita per le abitazioni che si affacciano sulla strada all’imbocco sud della galleria Corona che scorre sotto le case. «Il problema lo conosciamo bene e per quanto ci compete facciamo tutto il possibile per poterlo risolvere» - commenta il sindaco Paolo Forno, che ha già più volte interessato l’ufficio strade della Provincia e lo stesso assessore Gilmozzi.

Ma – come ha riferito il sindaco in consiglio – la rumorosità della variante di Taio non è evidentemente una priorità per la Provincia, figurando al 73° posto nella graduatoria degli interventi da fare. «Ovviamente questa posizione non ci soddisfa, per questo con l’ordine del giorno chiediamo che venga effettuata una nuova e più puntuale rilevazione dell’impatto rumori su questa tratta in un periodo dell’anno che sia valido non solo statisticamente e con una durata che sia significativa per validare la realtà» - afferma il sindaco.

I dati ufficiali disponibili ad oggi, e richiamati anche nell’ordine del giorno, si riferiscono infatti al 2010 e sono stati raccolti nel mese di ottobre, un periodo dove il traffico non è certamente al massimo. Erano stati forniti dalla Provincia, nella risposta all’allora sindaco di Taio Stefano Cova, e comunque presentavano una situazione al limite, con un indice di rumorosità di 67,2 decibel su un massimo tollerabile di 70 per la fascia diurna e 59,10 su una massimo di 60 per le ore notturne. «Numeri che suonano come una presa in giro non solo per la lontananza nel tempo perché il traffico da allora è sicuramente aumentato, ma pure per l’attendibilità.

Per capirlo basterebbe che chi di dovere trascorresse qualche momento notturno nei pressi delle nostre abitazioni e sentire cosa succede quando transitano i tir sul viadotto e sul giunto posizionato all’ingresso in galleria a poche decine di metri dalle case” - afferma uno dei residenti, Mario Zadra, che in consiglio comunale ha potuto esternare tutto il disappunto. Anche perché – spiega – le barriere antirumore la Provincia le ha piazzate presso il magazzino Cocea (dove evidentemente di notte non ci dorme nessuno), davanti al monumento bronzeo di padre Eusebio Chini nei pressi dell’incrocio di Segno e nei pressi del cantiere comunale e di un agriturismo.

Una posizione estrema che non convince Nicola Gilli, portavoce del comitato spontaneo che i residenti di Taio hanno costituto per sensibilizzare chi di dovere sul problema. «Le sparate non con portano a nulla, noi abbiamo attivato una serie di confronti con il Comune di Predaia che, come dimostra l’ordine del giorno approvato, finalmente si è preso a cuore il problema con una richiesta puntuale alla Provincia» - afferma Nicola Gilli e ricorda la recente interrogazione sull’argomento del consigliere noneso Lorenzo Ossanna in consiglio provinciale.

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