Si è fermato il cuore buono di monsignor Dante Frasnelli 

Una eredità inestimabile. Nato a Dardine 95 anni fa, ha trascorso la maggior parte della sua vita in Perù. Come vescovo di Hauri era stato pastore d’anime, ma si era anche speso molto per migliorare le condizioni di vita della gente


Giacomo Eccher


Dardine, Nella notte di venerdì a Lima, in Perù, si è spento monsignor Dante Frasnelli, vescovo emerito di Hauri, diocesi incastonata nella cordigliera andina. Aveva 95 anni. La notizia è arrivata, inattesa nonostante l’età veneranda del vescovo, ai famigliari ieri nella prima mattinata con un messaggio della comunità huarina, che da quando monsignor Frasnelli aveva lasciato la loro diocesi per motivi di età per trasferirsi nella capitale, non aveva mai cessato di stare vicino a chi, oltre alla cura d’anime, si era preoccupato e speso moltissimo per migliorare le condizioni economiche e di vita della popolazione. «Con la partenza del pastore per lunghi anni della nostra diocesi – si legge nel messaggio - si chiude un capitolo importante della storia del nostro popolo. Le campane della nostra cattedrale si susseguono e i cuori tribolati degli Huarini cominciano a battere in preda al panico. È appena partito un uomo che è venuto da lontane latitudini per fare di Huari la sua amata terra, colui che ha insegnato a seguire Cristo e a fare della Vergine Maria il suo più bel titolo, quello del Rosario, il suo protettore e intercessore. La sua eredità appare in questo momento inestimabile per la sua fecondità poiché oltre che capo della santa chiesa cattolica huarina, è stato anche una guida che ha aiutato il nostro popolo nel suo sviluppo».

Una storia, quella di Dante Frasnelli, che nonostante la distanza dal Trentino si è a lungo intrecciata con la sua terra d’origine per i numerosi progetti che hanno visto all’opera decine di volontari ed associazioni. Ad Huari è rimasto fino al 2001 e lì ha lasciato il ricordo di una vita intensa da missionario ma anche di tante iniziative e progetti per migliorare la vita della popolazione costruendo tra l’altro una scuola professionale, per garantire un’occupazione ai giovani, e molto altro. Era anche stato uno dei promotori dell’operazione Mato Grosso, lanciata dal salesiano don Ugo De Censi. In occasione del suo ultimo viaggio in Italia, nel 2010, monsignor Frasnelli aveva deciso che avrebbe passato la sua vecchiaia in Perù pur rimanendo sempre in contatto con la sua famiglia di origine. Cinque anni fa, per i suoi 90 anni, il vescovo era stato visitato a Lima da due nipoti, Dante Endrizzi e Giovanni Frasnelli, che erano rimasti sorpresi dal grande affetto con cui l’anziano vescovo era sempre seguito dai fedeli della sua ex diocesi che non mancavano mai di andarlo a trovare. I nipoti si erano anche recati ad Huari con un viaggio avventuroso, nella diocesi dove lo zio ha lasciato un ricordo incancellabile, quasi una devozione. Martedì il funerale ad Hauri, nella cattedrale che monsignor Dante aveva ricostruito dopo il terremoto a cui era sopravvissuto per miracolo: l’edificio era crollato poco dopo la messa officiata dall’allora vescovo.

Invece venerdì 17 alle 20, nella chiesa di Dardine, monsignor Lauro Tisi celebrerà una messa in suffragio. L’arcivescovo di Trento e l’emerito Luigi Bressan ricordano monsignor Frasnelli come «un pastore dal grande cuore, al servizio del Vangelo tra la gente e per la gente».















Scuola & Ricerca

In primo piano