Serafino Bonvicin vicino al traguardo in Spagna 

Partito il 17 maggio in sella alla sua mtb, diretto a Santiago de Compostela, lungo strada ha lasciato a Santo Domingo della Calzada la pergamena di Romeno 


di Giacomo Eccher


ROMENO. È in dirittura di arrivo, a Santiago di Compostela in Spagna, il pellegrinaggio in mountain bike di Serafino Bonvicin, 57 anni, neo pensionato partito il 17 maggio scorso da Romeno. Il 1° giugno ha raggiunto la prima meta, la cittadina di Santo Domingo della Calzada in Spagna, località dove secondo la tradizione si è verificato il celebre episodio dell’impiccato, viche è affrescato con una serie di quadri sul frontale della chiesetta di Sant’Antonio Abate a Romeno. Per questo, preso atto che Santo Domingo della Calzada era sulla strada di Bonvicin, il sindaco Luca Fattor gli aveva affidato una lettera, il libro sull’affresco dell’impiccato e una pergamena per suggellare il legame ‘artistico’ oltre che storico-emozionale che lega le due comunità così lontane.

Ebbene questa prima missione di Bonvicin è andata egregiamente a buon fine, come riporta il quotidiano locale “La Rioja” di sabato 2 giugno. San Domingo della Calazada (termine spagnolo che significa carreggiata, quindi cammino, sentiero) è una cittadina di poco meno di 7.000 abitati nella Comunità autonoma della Rioja, ai piedi dei Pirenei. La cittadina è legata al Cammino di Santiago fin dalle sue origini nel secolo XI, ed è qui che secondo la tradizione sarebbe avvenuto il miracolo dell’impiccato, storia che ruota attorno ad una falsa accusa mossa contro alcuni pellegrini che avevano sostato in un’osteria. Nella cattedrale di Santo Domingo de la Calzada Serafino Bonvicin è stato ricevuto dal parroco, Francisco Josè Suárez, accompagnato del priore della fratellanza del Santo, Jesús Martìnez. La pergamena riporta in italiano e castigliano le parole seguenti: “La comunità di Romeno tramite il suo messaggero e pellegrino Serafino Bonvicin saluta con amicizia la comunità di Santo Domingo de la Calzada e celebra il vincolo storico ed artistico che li unisce tramite la rappresentazione del ‘Milagro Jacobo del ahorcado’ nella facciata della chiesa di San Antonio Abate”.

Il giornale rende omaggio a Bonvicin “che ha attraversato le Alpi, i Pirenei, valli, montagne sulla sua bici con la quale il 17 di maggio si lasciò dietro Romeno, la località italiana nella quale abita, verso Santiago di Compostela, o più in là, a Finisterre, per compiere una decisione personale di gratitudine alla vita e un incarico del municipio. Dopo giorni sotto una pioggia costante, sentendo anche sulla sua pelle la primavera, che è come l’inverno a quelle altezze. Un uomo duro che avendo vinto tutte le difficoltà lungo più di 1.700 km, è incapace di trattenere l’emozione e rimane senza parole al ricordare cosa sente dopo aver raggiunto uno dei suoi obiettivi. Non dice niente, ma non serve: si capisce perfettamente”.

Serafino è uomo di poche parole – come certifica il sindaco Fattor che con il pellegrino in mtb è in collegamento in questo viaggio di fede e di speranza. “Mio padre è morto prima di compiere 57 anni. Anche mio fratello. Io ho adesso ne ho 58, e mi sono promesso di fare un viaggio di ringraziamento alla vita”. Così Bonvicin aveva motivato il viaggio che un risultato lo ha comunque già raggiunto. Il parroco Suárez gli ha confermato che avrebbe scritto alla parrocchia e al municipio di Romeno per ringraziarli del gesto e che sottolineerà alcuni di questi temi nel Jubileo del 2019, in occasione del millenario della nascita di Santo Domingo de la Calzada, perché “sia l’inizio di una fratellanza e una relazione fertile e fruttifera per tutti, al riguardo del miracolo che è molto sentito sul percorso del Cammino”.















Scuola & Ricerca

In primo piano