Semaforo “intelligente” al Passo 

L’accordo per la Mendola. I presidenti delle Province di Trento e Bolzano hanno accolto le richieste dei sindaci  dell’Alta Valle di Non. Si valuta di installare un impianto che riconosca i pullman di oltre nove metri di lunghezza


Giacomo Eccher


Mendola. Accordo tra le Province di Bolzano e Trento per superare lo stop ai pullman turistici sulla statale del Passo Mendola dal versante altoatesino. La soluzione concordata a Trento – che verrà puntualizzata nei prossimi giorni dai tecnici delle due amministrazioni - prevede l’istallazione di un semaforo cosiddetto “intelligente” che riconosca i pullman di lunghezza superiore ai 9 metri che attualmente, per motivi di sicurezza, non possono transitare sulla statale della Mendola, come prevede un’ordinanza emanata dalla Provincia di Bolzano.

L’incontro con i sindaci

Per trovare una soluzione al problema, che sta creando ripercussioni economiche in Alta Val di Non, il presidente della Provincia Fugatti ha incontrato ieri a Trento i sindaci della zona, insieme all'assessore alla mobilità altoatesino, Daniel Alfreider. All’incontro erano presenti i primi cittadini di Ronzone, Romeno, Ruffré-Mendola, Amblar-Don, Fondo e Sarnonico e i tecnici stradali tra cui anche il geometra Finozzi, responsabile del'Ufficio viabilità di Bolzano per quanto riguarda la tratta della Mendola.

L’impegno preso al termine dell'incontro – annota la Provincia di Trento in un comunicato stampa - è di valutare la soluzione, che gli stessi sindaci hanno avanzato, di un impianto semaforico che riconosca a distanza un mezzo lungo oltre 9 metri e faccia scattare il senso unico alternato nella località interessata, evitando il rischio di incrocio tra veicoli. Il costo si aggira sui 200 mila euro.

Il presidente della Provincia di Trento e l’assessore alla mobilità della Provincia di Bolzano hanno concordato, insieme ai tecnici, di studiare questa ipotesi, che poi potrebbe essere cofinanziata dalle due Province.

Seppi soddisfatto

«Un incontro che ci ha soddisfatto. Abbiamo colto nelle parole presidente Maurizio Fugatti la volontà di risolvere il problema di questo tratto di strada che seppure situato in territorio altoatesino, è di vitale e primaria importanza per tutta l'Alta valle di Non» - ha commentato all'uscita Donato Seppi, sindaco di Ruffré Mendola.

Seppi, che era stato il primo a raccogliere le preoccupazioni degli imprenditori che operano sul Passo, è soddisfatto anche per la numerosa partecipazione all'incontro di primi cittadini dell’Alta Anaunia, un fatto tutt’altro che scontato in tempi dove non mancano in zona distinguo e contrapposizioni. L’urgenza adesso è risolvere il problema del blocco dei pullman in tempo per l'inizio dell'estate scongiurando il rischio di una pesante penalizzazione turistica della Mendola, un passo che da decenni sta soffrendo per scelte mancate e/o sbagliate che hanno fatto decadere la località, un tempo molto florida con grandi alberghi ora quasi tutti chiusi.

Il problema è più ampio

L’idea dei sindaci, con Seppi in testa, è ora di far affrontare alle due Province il problema viario della Mendola un modo definitivo anche per i rischi legati alle interruzioni invernali. Anche per questo punto ci sarebbe la soluzione, uno slargo (con parte a mensola ) per bypassare in sicurezza l’avvallamento detto “Tumor”, dove, secondo le disposizioni decise dall'ufficio viabilità di Bolzano, in presenza di una nevicata oltre gli 80 centimetri scatta automaticamente il blocco del transito. «Il costo ipotizzato a quanto pare è importante, due milioni di euro, ma se le due Province si mettono d'accordo si potrebbe fare anche questo» - conclude Donato Seppi.













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