Rimesso a nuovo il capitello della Madonna 

Brez, l’iniziativa del Gruppo alpini in tempo per la processione per la festa patronale di San Floriano


di Carlo Antonio Franch


BREZ. Con una lunga processione, che partendo dalla nuova chiesa parrocchiale si è snodata lungo l’antica strada romana Traversara, fino a quella di san Floriano, la Comunità di Brez ha reso onore nei giorni scorsi, come da tradizione, al suo santo patrono, San Floriano. In testa al corteo tre allievi dei Vigili del fuoco e i gonfaloni storici del paese; a seguire il Corpo bandistico della Terza Sponda, le autorità, il corpo dei vigili del fuoco, il Gruppo alpini, padre Placido Pircali, i chierichetti, il coro parrocchiale e tutta la popolazione. Quest’anno un motivo in più per far festa: è stato ristrutturato, a cura del Gruppo alpini di Brez, il capitello della Madonna Ausiliatrice, lungo il percorso. Padre Placido ha benedetto il capitello, invitando tutti a fermarsi per recitare una preghiera, come si faceva un tempo.

La processione si è poi diretta alla chiesa di San Floriano, dove è stata celebrata la messa solenne accompagnata dalle note del coro parrocchiale. Nell’omelia ha ricordato: «San Floriano, graduato dell’esercito romano, ha scelto di morire assieme ai suoi soldati, per testimoniare e condividere la sua fede, contro l’indifferenza religiosa (subì il martirio sotto l’imperatore Diocleziano). Molti adesso abbandonano la religione, non per affrontare un ricerca profonda, ma per fare gli affari propri. Dobbiamo mantenere vivo il ricordo della fede dei nostri morti che in tempi miseri si sono privati del necessario per costruire chiese e capitelli e non erano cristiani all’acqua di rose come noi». Infine ha ringraziato tutti per la numerosa presenza e in modo particolare l’amministrazione comunale e il Gruppo alpini per il restauro del capitello e tutte le associazioni di volontariato. Ha invitato a tenere viva e frequentata anche la chiesa di San Floriano, con accanto il cimitero di Brez, per evitare un suo degrado e mantenere il ricordo di chi ci ha preceduto. Al termine della messa tutti in processione, con i gonfaloni in testa, sono rientrati sul sagrato della chiesa parrocchiale, dove la Pro Loco ha preparato il pranzo per tutta la popolazione.

«Camminando da Traversara ad Arsio osserviamo il capitello dedicato a Maria Ausiliatrice, in pietre e calcestruzzo, con il tetto di lamiera, attribuito all’anno 1891. Viene ricordato negli atti visitali del 1909», si legge nel libro “Capitelli in Val di Non” di Adolfo Menapace. Il capo gruppo degli alpini di Brez Luigi Menghini spiega: «L’amministrazione comunale ha acquisito la porzione di terreno dove è situato il capitello da Daniele Gilli, che ha fatto una donazione; così noi abbiamo potuto intraprendere i lavori di restauro. È stato fatto un consolidamento e un drenaggio per eliminare l’umidità, rifatti l’isolazione, l’intonaco interno ed esterno, tutto a cura del maestro muratore Pio Pangrazi». Un tempo c’era un prezioso quadro di Maria Ausiliatrice, rubato nel 1950. Per scoraggiare i ladri fu collocato un quadro della Madonna di Lourdes di poco valore, e ora vi è stata collocata la statua di Maria Ausiliatrice. Il motivo dell’edificazione di quest’edicola non si conosce. Qualcuno in paese suppone che sia frutto di un ex voto. Si narra di una signora che, avendo subito un tentativo di violenza e miracolosamente liberata, per ringraziamento alla Madonna volle far costruire il capitello. La signora Alice Canestrini cura l’edicola, la tiene pulita e vi porta sempre i fiori freschi.













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